Chef ucciso, si attende l’autopsia

Sarebbe stata eseguita ieri, a quanto si è appreso, l’autopsia sul corpo dello chef friulano Alex Bertoli e ora si attendono indizi importanti dalla magistratura messicana per assicurare alla giustizia l’assassino, o gli assassini, del cuoco trovato morto domenica mattina, seviziato e bruciato, in un campo a circa 3 chilometri dalla casa di Mazunte, nella regione di Oaxaca in Messico, dove il ventottenne cuoco viveva e lavorava con la moglie Pamela Codardini, 24 anni di Favaro. Del caso si interessa anche la stampa messicana. Il quotidiano “El Imparcial de Oaxaca” riporta la notizia affermando che mentre in Italia il caso di Bertoli ha fatto clamore, in Messico la notizia era stata occultata e si sospetta che c’entri il crimine organizzato. Viene ricordato anche il doppio omicidio risalente al dicembre 2011 di un cittadino canadese e della moglie, risolto dopo che la famiglia puntò su una campagna di pressione mediatica.
Ieri dalla Farnesina ci è stato confermato che il ministero degli Esteri sta seguendo il caso. La famiglia è assistita dall’ambasciata di Città del Messico. La moglie Pamela ha smentito categoricamente l’ipotesi che il marito abbiamo «chiesto soldi» a qualcuno, trincerandosi poi in un doloroso silenzio. E ieri sera a Mazunte, dopo un lungo viaggio, è arrivata per starle accanto la mamma Patrizia Vianello, 50 ann. Anche la signora Patrizia, così come la mamma di Alex, Loredana Siriani che vive in Germania, ha raccontato dei problemi economici della coppia, che aveva impegnato tutti i risparmi per coronare il sogno di aprire una attività, un ristorante pizzeria italiano sulla spiaggia di Mazunte.
Il “Dolce vita” è un locale, dice Patrizia, che attirava tanta gente, anche messicani. Questo può aver scatenato invidie al punto da portare all’assassinio del cuoco? Le modalità dell’omicidio, così feroci, lasciano pensare ad altro. Non una rapina, se sarà confermato che i soldi che Alex aveva in tasca non sono stati toccati.
Dopo l’autopsia, conferma la Farnesina, partiranno le pratiche per il reimpatrio della salma che verrà cremata.
Nel frattempo la bacheca Facebook di Alex Bertoli e pure quella della moglie Pamela ricevono decine di messaggi di cordoglio e affetto da amici e parenti. C’è chi lascia solo un cuore, chi un commosso ciao. «Resterai sempre nel mio cuore e in quello di tutti noi che abbiamo avuto l’opportunità di conoscerti e capire quale persona stupenda eri», scrive Marcellino Marangon. «Se ne vanno sempre i migliori», aggiunge Cristian Rossi. Altri amici sono allibiti: «Non ci credo ancora», scrivono tanti amici. «Dai Alex, spero che sia il solito scherzo», dice un altro.
«Uno chef così può cucinare solo per Dio», aggiunge Valerio Stefani. La vedova, ieri, ha chiesto rispetto per la sua famiglia in questo tragico momento. Pamela aveva conosciuto il suo uomo al ristorante “Sotoriva” di Punta Sabbioni. Nel 2010 il matrimonio nel municipio di Favaro e l’anno scorso la decisione di coronare il sogno di vivere in Messico. Un sogno infranto dopo che venerdì Alex è sparito e solo domenica, il suo corpo è stato ritrovato martoriato. Una fine orribile per ora senza movente e colpevoli.
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