Cgil, non c’è l’accordo sulla nuova segreteria

L’11 e 12 marzo si tiene il quarto congresso del più grande sindacato veneziano Intervento finale della Camusso: la sua mozione ha ottenuto il 98 % dei voti
Di Gianni Favarato

MESTRE. Sarà la segretaria nazionale, Susanna Camusso, a chiudere mercoledì prossimo, 12 marzo, all’hotel Russott (ex Ramada) a Mestre, il quarto congresso della Cgil Metropolitana (primo sindacato veneziano con 79.500 iscritti) che comincerà martedì pomeriggio con la relazione del segretario generale uscente, Roberto Montagner. Dopo le conclusioni della Camusso i delegati al congresso - eletti nelle oltre mille assemblee di base degli iscritti ai vari sindacati di categoria della Cgil veneziana, tenutesi nei luoghi di lavoro negli ultimi due mesi - eleggeranno il Comitato direttivo metropolitano che a sua volta eleggerà il segretario generale provinciale e gli altri membri della segreteria confederale.

Rispetto al precedente congresso, che aveva visto una spaccatura netta nella Cgil veneziana tra le due mozioni congressuali, una con il 40% di consensi e l’altra con il 60%, stavolta la mozione della segretaria nazionale Susanna Camusso ha ottenuto una percentuale di consensi bulgara, che ha sfiorato il 98 %. Resta, però, da vedere come si svilupperà il dibattito e il confronto tra le varie componenti della Cgil veneziana nei due giorni di congresso al Russott. Roberto Montagner - eletto dal precedente congresso dopo una complessa mediazione interna, come segretario di «transizione» - a quanto pare non si rincandida alla segreteria, ma potrebbe anche cambiare idea se il direttivo che sarà eletto mercoledì prossimo non troverà un accordo sul nome del segretario generale metropolitano per i prossimi quattro anni.

Roberto Montagner aprirà martedì prossimo alle 14 il congresso con una sostanziosa relazione introduttiva che sarà incentrata sulla crisi del lavoro e la lotta per lo sviluppo e l’occupazione, con la proposta di istituire un tavolo metropolitano che coinvolga anche Cisl e Uil, oltre alle istituzioni e alle varie associazioni imprenditoriali, con l’obbiettivo di predisporre un piano di lavoro territoriale.

Al congresso sarà presentata una nuova e circostanziata ricerca sviluppata da due ricercatori dell’Ires Cgil, Giancarlo Corrò e Riccardo Dalla Torre, sullo stato del mondo del lavoro nel nostro territorio e le sue prospettive di ripresa.

Durante i congressi di categoria più del 40% dei delegati eletti sono donne, mentre il più giovane segretario generale di categoria eletto in questa tornata a dirigere la Slc (lavoratori della comunicazione, che comprende anche i dipendenti delle Poste, della Fenice, ecc.) è Marco Dauria di 28 anni, mestrino, dipendente delle Poste Italiane. C’è da segnalare, infine, che il congresso della Fiom (metalmeccanici), pur avendo votato in stragrande maggioranza la mozione congressuale della Camusso (pochi i consensi alla mozione dell’ex segretario nazionale dei metalmeccanici, Cremaschi) si è concluso con un giudizio negativo sull’accordo interconfederale del 10 gennaio, testo unico sulla rappresentanza che «contiene norme che limitano le libertà sindacali e introduce le sanzioni contro le Rsu: per questo va cambiato».

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