Cgil ancora senza leader ci penserà la Camusso
Non sono bastati i due giorni e due notti passati a Mestre, in concomitanza con il IV° congresso della Cgil veneziana tenutosi all’hotel Russott.
La leader nazionale della Cgil, Susanna Camusso, dovrà tornare a Venezia nei prossimi giorni per assicurare l’elezione del nuovo segretario generale e del resto della segreteria della Cgil Metropolitana di Venezia. Nei prossimi giorni, infatti, la Cgil dovrà convocare gli 83 membri del direttivo metropolitano veneziano, eletto dal congresso iniziato il giorno prima con la relazione del segretario uscente, Roberto Montagner. Dolo l’elezione del direttivo, avvenuta in tardissima serata la Camusso ha solo avuto il tempo di avviare la prevista consultazione degli 83 neoeletti per arrivare alla nomina del nuovo segretario generale della Cgil Metropolitana e degli altri membri della segreteria. Nomina che poteva già essere fatta al termine del congresso, visto che un candidato ufficiale c’era, proposto e sostenuto dalla dalla stessa Camusso, ovvero il segretario generale uscente della Cgil del Veneto, Emilio Viafora. La nomina di quest’ultimo, però, è stata subito avversata dalla maggioranza delle federazioni di categoria che compongono la Cgil.
Si tratta di dirigenti di categorie forti e determinate – come la Fiom che si oppone alla nomina di Viafora e in alternativa ha chiesto al segretario uscente, Roberto Montagner, che però ha declinato l’invito, di prorogare il suo mandato – e federazioni di categoria con il maggior numero di iscritti come lo Spi (pensionati), il Pubblico Impiego (Fp) e il sindacato della scuola (Flc). A quanto pare i dirigenti di queste federazioni di categoria che siedono nel direttivo si sono apertamente detti contrari ad una nomina «imposta dalla segreteria nazionale senza alcun previo confronto» come quella di Viafora. Hanno anche proposto due candidature alternative: Ugo Agiollo, membro della segreteria già da diversi anni oppure Carlo Forte che guida la Flc, la federazione dei dipendenti della scuola e dell'università. Ma si tratta di due candidature zoppe perché gli stessi interessati, Agiollo e Forte, non vogliono contrapporsi al candidato della Camusso e si sono tirati indietro. Nessuno vuole esporsi con dichiarazioni alla stampa, ma più di qualche dirigente della Cgil veneziana sostiene che l’opposizione alla nomina di Viafora si può semplicemente spiegare con la predisposizione di molti vecchi e nuovi dirigenti della Cgil veneziana, allo contro interno, soprattutto quando si avvicina la stagione congressuale. Del resto già quattro anni fa, al precedente congresso, la nomina del sucessore dell’allora segretario generale, Sergio Chiloiro, fu lunga e sofferta. In quell’occasione lo stesso Emilio Viafora fu eletto come segretario «pro-tempore» (una sorta di commissario straordinario) della Cgil veneziana per alcuni mesi, fino a che non si ritrovò l’unità interna con la nomina di un segretario di transizione, come Roberto Montagner che ora – al termine di un mandato impegnativo in cui è riuscito a ricostituire l’unità interna e ha risanato lo stato patromioniale della Cgil veneziana, non vuole saperne di fare un secondo mandato. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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