Certosa parco per 50 anni

Firmata la convenzione tra Demanio, Comune e privati
Una foto scattata dall’alto dell’isola della Certosa
Una foto scattata dall’alto dell’isola della Certosa
 
L'isola della Certosa sarà già nell'estate prossima il più grande parco urbano della laguna. Aperto a cittadini e visitatori con darsena, corsi di vela e attività agricole, albergo e attività artigianali. Ma senza nuovi edifici.
 Subito dopo Natale partiranno i lavori di sistemazione e restauro dei 48 ruderi e vecchi edifici già esistenti nell'isola. Un progetto dell'architetto Tobia Scarpa, approvato dalla Conferenza dei servizi a luglio, e poi dalla Regione. Adesso è arrivata anche la firma tra Demanio, Comune e società Vento di Venezia della convenzione cinquantennale che disciplina l'uso pubblico dell'isola.  La Certosa insomma potrà essere recuperata dai privati che l'hanno avuta in concessione a patto che resti «aperta» alla città. Grande la soddisfazione di Alberto Sonino, ex campione di vela e amministratore unico di Veneto di Venezia. Il giovane imprenditore ha avviato con successo il cantiere nella parte sud dell'isola, recuperata con l'aiuto dell' Unione europea, con piccolo albergo, rimessaggio e ristorante. Adesso resta da recuperare la gran parte dei 15 ettari dell'isola. Verde e percorsi attrezzati ma anche attività artigianali e osservatori naturalistici per i bambini delle scuole, coltivazioni agricole e vigne. E una piccola darsena - massimo 200 posti barca, un puntino in confronto ai 1750 previsti nella megastruttura a San Nicolò - accessi all'isola attrezzati per le barche dei veneziani.  Una parte dell'isola, quella che dà verso est con vista sul Lido è già stata ripulita. Tra alberi e colline della Certosa pascolano oggi decine di caprette. Un habitat ideale per l'allevamento e l'agricoltura lagunare.  Così l'ex poligono di tiro, abbandonato per anni e affidato ai militari che ne avevano fatto l'isola delle esercitazioni, tornerà a vivere, come previsto dal Piano particolareggiato del 1982. Posizione strategica, tra l'Arsenale e il Lido, 150 mila metri quadrati di superficie, l'ex convento medievale dei Certosini è stato finalmente acquisito dal Comune di Venezia. Lo prevedeva la Legge Speciale del 1884, ma la mancanza di un progetto avevano rallentato il passaggio all'ente locale. Quattro anni fa la gara vinta dalla società veneto di Venezia. Il cantiere adesso sforna imbarcazioni tradizionali in legno, molti gli apprendisti cresciuti in pochi anni e ora futuri eredi della tradizione cantieristica lagunare. «Abbiamo dimostrato che in laguna qualcosa si può fare», dice Sonino.  Eppure l'isola non è certo vicina a piazzale Roma e alla terraferma. Ma diventerà la nuova porta di accesso a Venezia dal mare, sviluppando la nautica in dimensioni compatibili con i luoghi. Collegandosi in futuro anche con l'Idroscalo - darsena naturale già pronta senza cementificare niente - e con il Forte di Sant'Andrea, il baluardo cinquecentesco del Sanmicheli che difendeva la città d'acqua dalle naviu straniere e dai pirati, che sarà raggiungibile da un nuovo ponte. Restauri conclusi nel 2013, ma in estate il parco sarà già in parte aperto.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia