"Cerco famiglia". Coda per adottare un cane

Al centro Piave l'iniziativa del Comune: dati in affido tutti e 13 i cagnolini del canile municipale
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - INIZIATIVA ADOTTA UN CANE PRESSO IPERCOOP
DE POLO - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI PIAVE - INIZIATIVA ADOTTA UN CANE PRESSO IPERCOOP

SAN DONÀ. Tremavano dalla felicità e non solo per il freddo. Finalmente fuori dal canile, coccolati e accarezzati da quelle che diventeranno le loro nuovo famiglie. Un successo l’iniziativa promossa dal Comune e i volontari per l’adozione dei cani al parcheggio del centro Piave. Ogni anno ne vengono abbandonati 150 mila. Quasi tutti senza microchip, obbligatorio per legge, non sterilizzati, abbandonati a se stessi e poi destinati ai canili.  Senza le campagne di sterilizzazione e i microchip rischieremo un’invasione di cani abbandonati. Il Comune di San Donà spende circa 3 euro per ogni cane nei canili convenzionati, come l’Arca di Musile, con costi che arrivano a 120 mila euro l’anno. Gli animalisti per la difesa dei cani hanno protestato nei giorni scorsi: “Non si mettono i cani in un recinto come in uno spietato mercato in cui sembrano oggetti da dare al migliore offerente”. Ma i volontari ieri hanno organizzato una giornata divertente e serena, con i veterinari, gli educatori cinofili. “Non lasciamo nulla al caso”, spiegano, “prima c’è un questionario da firmare, quindi una visita di pre-affido per conoscere la famiglia. Il cane arriva in media dopo una settimana dal primo contatto. Abbiamo sempre dei veterinari con noi in queste iniziative. Controlliamo che siano poi tenuti all’interno di recinzioni alla giusta altezza e che non abbiano dei buchi. Se staranno in appartamento verifichiamo che non siano rinchiusi più di sei ore al giorno. Queste giornate sono molto utili per dare una famiglia ai cani abbandonati. A Torre di Mosto poco tempo fa ne abbiamo affidati 20 su 23 in una sola giornata. In fondo quello che cerchiamo è semplicemente una nuova famiglia per loro, perché non siano più in un canile”. Anna Pierazzo, consigliere comunale di Meolo, è stata una delle volontarie in prima linea: “Dispiace l’attacco degli animalisti, perché qui siamo tutti volontari e cerchiamo di aiutare cani abbandonati e maltrattati con la massima cautela”. Si tratta ovviamente di cani non pericolosi o asociali, quindi animali che possano essere adottati senza problemi. Ieri, davanti all’Ipercoop sono stati sistemati i recinti, con cani di piccola e media taglia da una parte, quelli più grandi dall’altra. Sono arrivati una ventina di cani dai territori di Musile, Meolo, Eraclea e San Donà, tutti affidati al canile di Musile con il quale i Comuni hanno firmato le convenzioni. Tante persone non vanno nei canili perché non amano l’ambiente, hanno paura, sono sensibili. Ecco perché queste iniziative per l’adozione in luoghi più frequentati dalla gente e molto più gioiosi. Ogni cagnolino aveva la sua bandana: “Cerco una famiglia”. “Siamo stati molto lieti di sostenere questa idea”, hanno spiegato gli assessori Luigi Trevisiol e Luca Marusso, “anche perché il mantenimento dei cani nei canili ha costi molto elevati e in questo modo potremo trovare nuove famiglie per questi cani abbandonati e allo stesso tempo diminuire i costi che sosteniamo per i cani abbandonati”.

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