«Cerchioni d’alta gamma per salvare la Speedline ma niente è ancora certo»

L’azienda di Santa Maria di Sala con oltre 600 dipendenti. Masiero (Cisl): «Per noi è un momento di attesa, dobbiamo cercare di capire se il lavoro svolto fino a qui ci permetterà si salvare la produzione in Italia»

Alessandro Ragazzo

SANTA MARIA DI SALA. È di sicuro una della aziende simbolo di questa Festa dei lavoratori. La Speedline di Santa Maria di Sala ha vissuto settimane di proteste a difesa della fabbrica, ora sono giorni di speranza per rilanciare l’azienda dei cerchi in lega di Santa Maria di Sala.

Dalla notizia di Ronal Group d’inizio dicembre della volontà di de-localizzare tutto in Germania e Polonia, alle proteste di Natale, sino alla marcia indietro del gruppo elvetico e alla speranza, emersa proprio venerdì al Ministero per lo Sviluppo economico, di rilanciare lo stabilimento dopo uno studio dei consulenti dei sindacati di Fondazione Ergo di Varese. Di sicuro questi ultimi sei mesi se li ricorderanno per un bel po’ i 605 dipendenti dell’azienda, tra le più importanti di tutto il Veneziano. Ecco che l’1 maggio diventa un’occasione per riflettere e capire cosa succederà nei prossimi mesi. «Anche la giornata di oggi come le festività degli ultimi mesi da Natale in poi», spiega Matteo Masiero di Fim Cisl, «per le lavoratrici e i lavoratori della Speedline, è un momento di attesa. Di attesa, per capire se davvero il lavoro fatto fino ad oggi li condurrà a una svolta.

« Se la pazienza, la costanza e la lotta saranno premiate. Se ci sarà un futuro per loro, le loro famiglie e i loro colleghi e se finalmente potranno pensare, che tra un anno da oggi, anche a Tabina la festa dei lavoratori avrà un sapore diverso di quello dell’incertezza del domani». Cauta pure la collega di Fiom Cgil, Manuela Musolla. «L’1 maggio», è il pensiero della sindacalista, «non è solo una festa, è un’altra giornata di preoccupazione per il loro futuro occupazionale. Alcuni piccoli passi in avanti sono stati fatti, ma a tutt’oggi non c’è alcuna certezza che la fabbrica resti e che vi sia lavoro per tutti. Ma sono tutti e tutte molto determinati a difendere la loro fabbrica e, ci sarà anche spazio per un po’ di serenità per onorare una giornata importante». L’idea di Ergo è di puntare alle ruote di alta gamma, concentrandosi su piccole serie e di alta qualità come base di partenza per acquisire altri volumi per Speedline.

I sindacati hanno chiesto che nel piano siano considerati i finanziamenti che potrebbero mettere a disposizione il Mise ma anche il Ministero del Lavoro e la Regione. Inoltre, hanno chiesto che sia presa in considerazione la possibilità di far rientrare in Speedine il forgiato ora realizzato da App Tech, perché rientrano nella fascia di alta gamma. A questa proposta Ronal non si è detta contraria, anche se su tavolo ha messo alcune perplessità che dovrà fugare nelle riunioni in Svizzera. Per questo, ci saranno dei momenti di confronto con Ergo già dai prossimi giorni per capire quanti margini ci siano. Il prossimo incontro con i rappresentanti del Ministero e della Regione, invece, si dovrebbe tenere verso la metà di maggio. —

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