Cercasi attore (famoso) per #EnjoyRespectVenezia. Intanto c'è Mestre

Dopo Clint Eastwood, Ca' Farsetti guarda alla Mostra del Cinema per avere supporto nella campagna sul decoro. Nel frattempo gli unici a urlare lo slogan sono i mestrini in piazza Ferretto

I mestrini urlano: "Rispettate Venezia"

VENEZIA. Un attore della Mostra del cinema come testimonial della campagna #EnjoyRespectVenezia. Ma nel frattempo sono i mestrini, dall'arena del Festival Show di Piazza Ferretto, a urlare insieme lo slogan chiedendo rispetto per la "matrigna" Venezia.

 Dopo il brevissimo, e un po' forzato, spot con Clint Eastwood, dopo il coinvolgimento di Miss Venezia nella difesa della città, dopo i cartelloni, i volantini, la pubblicità, ora l'amministrazione comunale guarda con interesse al prossimo sbarco di attori e registi in occasione dei dodici giorni di Mostra del cinema.

L'intenzione sarebbe quella di coinvolgere un attore - italiano o straniero - a spendere qualche parola in difesa della città. Proprio come ha fatto il regista Clint Eatswood durante le riprese del suo film a metà agosto. Basterebbe anche un mini messaggio, ma di "peso", in grado di arrivare al maggior numero possibile di persone.Ogni occasione sembra buona, dunque, per cercare di sensibilizzare le migliaia di turisti che ogni giorno arrivano in laguna a rispettare le più elementari regole di buona educazione.

E intanto, come spiega il comandante della polizia municipale Marco Agostini, la campagna #EnjoyRespectVenezia sta incominciando a dare i primi risultati. Ogni giorno fioccano multe anche, prima di arrivare alla sanzione, i vigili provano a convincere il turista a torso nudo o nel mezzo del suo pic-nic, di cambiare atteggiamento. Anche perché, a dirla tutta, il mitico Clint non sembrava proprio convintissimo dell'idea.

Clint Eastwood testimonial della campagna Enjoy Venice

«Stiamo facendo molta prevenzione» spiega Marco Agostini «nel complesso abbiamo notato qualche miglioramento anche se il lavoro di educazione sarà lungo».Il divieto infranto più spesso è quello del pasto consumato in calle o in campo. «E' anche un problema culturale - spiega ancora il capo della polizia municipale - gli americani e gli inglesi sono abituati a mangiare ovunque, durante la pausa pranzo; anche in Trafalgar Square ci sono panche e tavoli dove poter consumare un panino. Venezia, poi, sconta il fatto di avere poche aree verdi e con la temporanea chiusura dei Giardinetti Reali la situazione si è ulteriormente complicata».

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