Centrodestra, salta l’apparentamento

Ballottaggio a San Donà. Rottura definitiva tra Lega e Forza Italia. Pilla: «Per Leo era solo una questione di poltrone»
Foto Agenzia Candussi/ Colucci/ Sede di Mestre della redazione della Nuova Venezia/ Forum tra i candidati sindaci di San Donà di Piave - nella foto Angelo Parrotta
Foto Agenzia Candussi/ Colucci/ Sede di Mestre della redazione della Nuova Venezia/ Forum tra i candidati sindaci di San Donà di Piave - nella foto Angelo Parrotta

SAN DONÀ. «Se Oliviero Leo fosse stato un uomo d’onore avrebbe dovuto accettare il primo turno come primarie e accordarsi con noi». Francesca Pilla, candidata indipendente della Lega, Fdi e delle liste civiche a lei collegate, ha risposto per le rime al candidato dell’altro centrodestra ormai spaccato, con Forza Italia e lista Zaccariotto a sostegno di Oliviero Leo. Ormai la frattura è diventata insanabile e già Pilla e i suoi lanciano appelli agli elettori perché vadano a votare al ballottaggio e contro il centrosinistra di Andrea Cereser, il “nemico” da battere il 24 giugno alle urne sperando che l’affluenza salga rispetto al 57 per cento della prima tornata.

«Hanno chiesto l’apparentamento?», si chiede provocatoriamente Pilla, «e poi dicono che non parlano di poltrone. Avrebbe significato quattro consiglieri comunali per loro e anche un assessorato come hanno chiesto. Il tutto a favore di Francesca Zaccariotto. Noi avevano parlato di un accordo politico con un assessorato e loro hanno rifiutato in malo modo. Leo ha detto che sarà come una lancia nel nostro fianco e questo la dice lunga sulla volontà di rompere e non certo di costruire. Si è parlato di primarie al primo turno e adesso devono essere coerenti su questi aspetti e corretti come lo siamo stati noi che abbiamo avuto più voti».

Con Pilla si sono schierati gli altri sostenitori delle varie liste, da Massimiliano Rizzello a Silvio Schioser, Giuseppe Muzzupappa e Alberto Zorzenoni tutti convinti dell’ottimo risultato raggiunto e della necessità di appellarsi a tutti gli elettori del centrodestra. Un gruppo compatto che ha creduto fin dall’inizio in questa candidata discussa che non ha mai mollato nonostante titubanze e cambi in corsa, pronta anche a correre da sola. E nell’ultimo incontro ha anche ribadito che, dopo queste decisioni, è pronta a perdere, ma con onore di fronte agli elettori.

Gianluca Forcolin non è stato tenero: «Della lancia nel nostro fianco è meglio non parlare», ha replicato a Leo, «ci siamo sentiti, abbiamo parlato. Il primo turno come primarie è una sua idea, dell’ormai ex candidato sindaco Oliviero Leo che conosciamo bene per il suo passato in An e FdI, perché è stato vice sindaco con la Zaccariotto e anche con Cereser. E noi diciamo no ai mercenari della politica che volevano avere quattro consiglieri e anche assessorati pur avendo preso un terzo dei nostri voti. Ci sono i risultati di Forza Italia e della lista Zaccariotto a parlare chiaro su quello che possono accampare, cioè nulla. Doveva essere una presa di coscienza del crollo elettorale, del fatto che hanno preso solo un terzo dei nostri voti».

Secca la replica di Oliviero Leo che respinge le accuse di aver chiesto poltrone e invita ancora una volta la Pilla a un incontro pubblico.

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