Centrodestra a pezzi «Caro Brugnaro hai sbagliato tutto»
A Mira la coalizione “fucsia” si sfalda dopo il ko elettorale Carlotto se ne va e attacca. Pasqual: «Risultato deludente»
MIRA. Centrodestra nel caos e critiche pesanti al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, dopo la sconfitta da parte della candidata Antonella Trevisan alle elezioni dello scorso 25 giugno nel turno di ballottaggio.
La Trevisan, nonostante la grande profusione di risorse finanziare di cui era in possesso per la campagna elettorale di Mira, ha raccolto solo il 39, 5 % dei consensi contro il 60, 5 % di Dori.
I primi ad uscire dalla coalizione di centrodestra sono stati due giorni fa i sostenitori del gruppo “Destra a Mira” che ora, con il suo referente Enrico Carlotto, va a costituire il gruppo politico “Nova Mira”. Carlotto ha pesantemente criticato Brugnaro, accusando il sindaco di Venezia di aver completamente sbagliato candidato puntando su Antonella Trevisan. «Ovviamente», dice Carlotto, «con questo nuovo gruppo politico, faremo opposizione determinata e costruttiva. Seguiremo i lavori del Consiglio. Presenteremo progetti che riteniamo innovativi ed efficaci alla nuova giunta, nell’interesse di tutta la comunità. Ci mettiamo a disposizione dell’unico movimento che ha vinto le elezioni amministrative di giugno 2017, e cioè quel 58%, che non ha votato. Brugnaro funziona solo a Venezia, fuori dalla città lagunare non attecchisce soprattutto per interposta persona».
Nel gruppo Uniti per Mira che raccoglieva Fratelli D’Italia e Forza Italia la delusione per il risultato raggiunto (circa il 3 %) è enorme. «Abbiamo avuto un risultato davvero al di sotto di ogni aspettativa», dice Eugenio Pasqual di Forza Italia, «Ritengo però che sia ingiusto accanirsi contro Antonella Trevisan. Le responsabilità di quello che è successo vanno ricercate con una seria e approfondita riflessione».
In tanti, fanno capire senza mezze parole che spritz party e fritture miste per tutti non portano voti. Qualcuno accusa lo staff Brugnaro di aver lasciato allo sbaraglio la Trevisan. Voci parlano di spese elettorali nel centrodestra complessive per oltre 150 mila euro. «Era meglio», dice un ex consigliere del centrodestra, «se venivano dati in beneficenza. Sarebbero stati più utili».
Anche la Lega Nord con il segretario di Mira Stefano Deppieri, fa un invito a stemperare le tensioni ma ammette il malumore: «Il risultato per la coalizione è quel che è, inutile nasconderlo. Quella che è appena finita è stata una campagna elettorale davvero pesante. Ora vanno abbassati i toni e va capito quello che non ha funzionato».
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