Centro islamico, è già protesta

San Stino. Ieri il sit-in della Lega, 280 firme in tre ore. Oggi l’inaugurazione: «Vogliamo il dialogo»
Di Alessio Conforti
DE POLO - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI LIVENZA - ILO GAZEBO DELLA LEGA CONTRO L'APERTURA DELLA CENTRO ISLAM
DE POLO - DINO TOMMASELLA - S. STINO DI LIVENZA - ILO GAZEBO DELLA LEGA CONTRO L'APERTURA DELLA CENTRO ISLAM

SAN STINO. Dopo le polemiche è arrivato il giorno dell’inaugurazione. Oggi alle 10, in via Tobagi, aprirà i battenti il centro culturale islamico promosso dall’associazione “Al Hilal La Mezzaluna” del Veneto Orientale, che recentemente ha trovato nella struttura situata nella rotonda della Triestina il luogo di ritrovo dove svolgere attività culturali e di preghiera. Sarà un punto di riferimento per numerosi cittadini mussulmani del Veneto Orientale, situato in un punto strategico anche da un punto di vista viabilistico.

La protesta. Ieri mattina, al mercato comunale di San Stino, si è svolto il sit-in di protesta della Lega Nord, subito contraria all’apertura di quella che viene definita come «una vera e propria moschea». Al gazebo di piazza Goldoni il comitato Salute Pubblica, presieduto da Sandro Migotto, ha raccolto 280 firme in tre ore, siglate solo da residenti di San Stino, uniti dalla volontà di dire «no al centro islamico».La petizione verrà poi fatta recapitare al sindaco, Matteo Cappelletto. Presente il segretario provinciale del Carroccio, Luca Tollon, che parla di «amarezza da parte della popolazione per non essere stata coinvolta dal sindaco in questa decisione. La gente», spiega Tollon, «vuole la chiusura immediata del centro ed è preoccupata». Quindi il vicegovernatore del Veneto, Gianluca Forcolin: «I sanstinesi vogliono solo chiarezza e tutte queste firme sono la testimonianza democratica delle loro istanze. La questione è stata trattata con superficialità: ci chiediamo se all’interno del luogo di preghiera si parlerà in italiano per capire che cosa viene pronunciato».

Al sit-in anche membri di Indipendenza Noi Veneto. Oggi il comitato Salute Pubblica mangerà provocatoriamente cibi a base di maiale di fronte al sito di via Tobagi.

I firmatari. Sotto al gazebo arriva gente di ogni età, dall’anziano al padre di famiglia. La maggior parte punta sulla notizia dell’apertura giunta a pochi giorni dal taglio del nastro. «È un’iniziativa di cui nessuno sapeva nulla», dice una signora sulla settantina, «meritavamo di essere avvisati».

La replica. L’associazione “Noi Migranti” del Veneto Orientale ha voluto replicare all’iniziativa della Lega. «L’attività dei culturali islamici, di cui Bouchaib Tanji è coordinatore e responsabile a livello regionale», dicono i responsabili, «è ben nota ai vertici della Regione. Non solo perché è da tempo componente della Consulta regionale per l’immigrazione presieduta dall’assessore Lanzarin ma è stato partecipe della delegazione dei musulmani che il presidente Zaia ha ricevuto ufficialmente a Palazzo Balbi a fine 2014. A Zaia proprio Tanji ha consegnato un’apprezzata proposta per la regolamentazione dei centri culturali islamici e delle moschee».

L’attività. L’associazione “Al Hilal La Mezzaluna” del Veneto Orientale, attraverso un volantino, ha invitato nei giorni scorsi tutta la cittadinanza di San Stino. Nel centro ci saranno momenti di preghiera e approfondimenti culturali.

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