Centro commerciale sulla Treviso-mare arriva il «sì» di Meolo

di Giovanni Monforte
MEOLO
Un nuovo centro commerciale sorgerà lungo la Treviso Mare, in un’area di 17 ettari ai piedi del cavalcavia che oltrepassa la ferrovia, nei pressi della Fossetta.
Ieri mattina il Consiglio comunale di Meolo ha approvato, a maggioranza, l’accordo con l’ investitore privato interessato all’insediamento, ovvero la società trevigiana «Veneto Building srl», che ai tempi della giunta Tallon aveva già ipotizzato sull’area la costruzione di un albergo. Idea poi abbandonata con la crisi. Per Meolo sarà il primo parco commerciale. L’intesa prevede che il Comune riceva una contropartita per circa 4,9 milioni di euro, da erogare probabilmente sotto forma di opere pubbliche. Ora bisognerà attendere l’approvazione del Piano di assetto del territorio (Pat) e poi l’intervento potrà decollare. Non sarà un punto vendita di un unico grande marchio, ma un parco commerciale con negozi alimentari e non (abbigliamento?), bar e servizi per le imprese.
«Rispetto a 5 anni fa, ora tutti fanno a gara per portare a casa gli insediamenti commerciali e produttivi - spiega il sindaco Michele Basso - In questa crisi economica Meolo, com’è stato a Noventa per l’outlet, ha una grande opportunità da cogliere rispetto agli altri Comuni: la vicinanza a un nodo viabilistico strategico. Con il casello sull’A4 in costruzione e la via del Mare, abbiamo in casa il volano dello sviluppo. Non vogliamo perdere l’occasione e, per questo, confidiamo che ci siano altri imprenditori disponibili ad investire. Siamo pronti ad accoglierli».
Tesi condivisa da Luciano Varsori (Meolo Europea), che ha sottolineato il basso impatto dell’intervento in quanto situato fuori paese. Dubbi dal centrosinistra, che si è astenuto. «Va raggiunto un accordo basato su un progetto più definito - avverte Mattia Zaffalon (Essere Meolo) - Con la scarsità di risorse comunali e l’importo previsto come contropartita, c’è un certo vantaggio nell’accordo. Ma, con una definizione così vaga, il progetto potrebbe andare contro alcuni principi qualificanti del Pat sui temi ambientali. E poi una nuova zona commerciale potrebbe avere un impatto molto forte su un tessuto economico già precario».
Sulla stessa linea Oliviero Pillon (Per Meolo) che ammonisce: «Non tutto quello che luccica poi si rivela oro. Il nostro territorio è già straricco di centri commerciali, non ultima l’Ikea che aprirà a Casale sul Sile».
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