Centri estivi da salvare, si tratta Vertice in Comune con Tatò

Pressing delle Municipalità: Dal Corso e Ordigoni invitano il subcommissario a studiare le alternative Cresce il malcontento delle famiglie. Usb ai manager: «Rinunciate ai vostri premi e dateli ai ragazzi»
Di Mitia Chiarin

Centri estivi a rischio per l’estate 2015: la giunta dei commissari del Comune di Venezia concede una trattativa, la prossima settimana, alle Municipalità che vogliono salvare i servizi estivi per quasi quattromila ragazzini del Comune di Venezia. Un servizio che è entrato nella tradizione dell’offerta educativa del Comune di Venezia ma che salta, visto che a Ca’ Farsetti non si trovano 150 mila euro di finanziamento.

Ieri in consiglio comunale la protesta si è fatta sentire subito dopo l’applauso al commissario Zappalorto per il ritiro della delibera di vendita delle case comunali. «Ora finanzi i centri estivi, gli abbiamo urlato», dice Michele Valentini del Rivolta. Il presidente di Marghera, Flavio Dal Corso, presente in consiglio con il collega di Favaro, Ezio Ordigoni, è intervenuto: «Gli abbiamo fatto presente la necessità di un confronto per trovare un’alternativa alla soppressione del servizio».

Zappalorto concede in fretta un incontro con il subcommissario Tatò. Un incontro non facile visto che Tatò ha ricordato la situazione drammatica del bilancio comunale e l’ipotesi di dichiarare il predissesto. Ma uno spiraglio c’è. «Tatò ci ha spiegato», continua Dal Corso, «che i centri estivi sono stati considerati servizi non obbligatori per l’ente ma questo non significa che siano considerati inutili. Anzi. Il fatto è che non ci sono soldi. Alla fine siamo riusciti ad ottenere l’impegno per una riunione la prossima settimana, alla presenza di tutti i presidenti delle Municipalità, del ragioniere del Comune Piero Dei Rossi, del subcommissario Tatò e del responsabile delle Politiche educative».

Obiettivo, valutare alternative. Le Municipalità hanno già avanzato ipotesi, leggi mettere a disposizione scuole e servizio mensa e magari aumentare le rette alle famiglie o ancora cercare la collaborazione di volontari o di sponsor che aiutino a sostenere la riproposizione dei moduli estivi, magari riducendo sulle gite fuori sede.

Di certo, la notizia del taglio dei centri estivi ha creato malcontento in tantissime famiglie che faticano ad offrire ai figli un’estate in città di divertimento e esperienze. Martedì un’assemblea di genitori, preoccupati per questo taglio, dovrebbe tenersi nel Municipio di Marghera. Il sindacato Usb Venezia tramite Giampietro Antonini scrive al commissario per invitarlo a «congelare i premi dei vari manager delle Partecipate del Comune e destinare i fondi ai centri estivi» e rivolge appelli all’amministratore delegato di Avm, Giovanni Seno, e a quello del Casinò: «Rinunciate ai premi che avete ottenuto dalla passata giunta Orsoni e destinateli ai ragazzini, aiutando così tantissime famiglie». Dopo l’incontro, gioisce il presidente di Favaro Ordigoni anche per il rifinanziamento della ciclabile Dese Favaro e la cicloippovia Punta Passo-Tessera-Cavallino.

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