Cento persone davanti al municipio di Mira alla fiaccolata per l’Ucraina

I partecipanti hanno letto poesie, ascoltato canzoni e alzato striscioni per invocare “Stop alle guerre”. Nel fine settimana altre iniziative di solidarietà

Alessandro Abbadir
La partenza della fiaccolata dal municipio di Mira (Foto Pòrcile)
La partenza della fiaccolata dal municipio di Mira (Foto Pòrcile)

MIRA. Un centinaio di persone venerdì sera davanti al municipio di Mira per la manifestazione della pace in favore dell'Ucraina organizzata dalle consulte delle Associazioni del Volontariato e della Cultura riconosciute dal Comune. A causa del maltempo, il corteo lungo la statale che era in programma non si è tenuto.

Due donne avvolte dalla bandiera della pace
Due donne avvolte dalla bandiera della pace

«Abbiamo voluto esserci lo stesso anche se il tempo non era dei più clementi» ha detto l’assessora Chiara Poppi. «Siamo qui per manifestare perché non ci siano più guerre. Questa manifestazione ha voluto sottolineare la nostra vicinanza al popolo ucraino e alle vittime di questa terribile violenza e la vicinanza alle tante persone che vivono nel nostro territorio e arrivano dai teatri di guerra». In piazza si sono suonate canzoni e lette poesie, c’erano tanti striscioni degli scout che chiedevano “Stop alle guerre”.

L'appello "Stop alle guerre"
L'appello "Stop alle guerre"

Ma gli eventi di solidarietà nei confronti del popolo ucraino non finiscono qui.

Domenica alle 15 al parco Valmarana si terrà l’incontro inclusivo “Giocando insieme”, in cui adulti e bambini avranno modo di riscoprire la gioia del gioco tutti insieme senza distinzioni di razze, di colore e religione, una giornata per conoscersi e stare assieme in spensieratezza.

Anche questo appuntamento è organizzato dalla Consulte del Volontariato e della Cultura con il patrocinio del Comune.

Le candele predisposte prima della partenza
Le candele predisposte prima della partenza

Quella in programma è una iniziativa di vicinanza verso le famiglie ucraine che sono arrivate nel territorio.

In questo momento sono circa 120 le persone ospitate da 40 famiglie che in questo modo condividono storie, esperienze, ricordi e cercano di alleggerire la terribile condizione in cui si trovano a vivere i profughi in fuga dalla guerra. «Inizialmente» spiega l’assessore «grazie alle tante donazioni dei cittadini, abbiamo aiutato la comunità ucraina che spediva cibo e materiale ai confini. Poi abbiamo deciso di aiutare le famiglie che ospitano e sono ospitate nel nostro Comune. Ogni settimana stiamo consegnando delle borse alimentari e facciamo una verifica per affrontare, puntualmente, tutte le necessità che ogni famiglia sta incontrando».

Argomenti:cronacamira

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia