Cento in marcia da Eraclea a Venezia

Sindaci del Veneto Orientale (tranne Musile e Fossalta di Piave) e cittadini: «Più giustizia nella ripartizione delle quote»
Di Giovanni Cagnassi
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 09.05.2015.- Manifestazione cittadini Eraclea con Sindaco Giorgio Talon per Emergenza Migranti..
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 09.05.2015.- Manifestazione cittadini Eraclea con Sindaco Giorgio Talon per Emergenza Migranti..

La lunga marcia di Eraclea per chiedere giustizia e equilibrio nella ripartizione dei migranti è iniziata ieri, poco dopo l'alba. Per il momento non ci sono risposte immediate, anche se nei futuri bandi per la gestione dei migranti da parte delle cooperative verranno escluse le località turistiche di Eraclea, Jesolo e San Michele-Bibione. Appuntamento alle 7, ma qualcuno è arrivato prima, nella gremita piazza Garibaldi, con il sindaco Giorgio Talon in testa e la giunta, poi tanti cittadini che sono partiti in auto con destinazione Venezia, palazzo del Consiglio regionale e Prefettura, raggiunti verso le 14 con un centinaio di persone.

Un centinaio di persone hanno partecipato a questa marcia, accolte nei vari Comuni, unica eccezione i leghisti Musile e Fossalta di Piave che, con i loro sindaci, si erano detti contrari all'iniziativa, giudicata una richiesta «con il cappello in mano», di avere giustizia sulle quote.

Ha invece aderito Jesolo con il vice sindaco, Roberto Rugolotto, mentre il sindaco di San Donà, Andrea Cereser, ha atteso il folto gruppo nella piazza Indipendenza. Li hanno accolti a Venezia, Bruno Pigozzo, poi Alessandra Moretti, Francesca Zottis, del Pd, Nicola Finco per la Lega, Daniele Stival della Lista Tosi. Poi i 5 stelle che con il consigliere Jacopo Berti parlano addirittura di «mafia capitale veneta» e adombrano speculazioni sugli immobili messi a disposizione dai privati, come a Eraclea.

I manifestanti indossavano tutti la maglietta con scritto "13 di noi”, poi tenevano in mano gli striscioni della città di Eraclea. «Abbiamo avuto una lunga chiacchierata con il prefetto», ha spiegato il sindaco di Eraclea, Giorgio Talon, «Lui sostiene di non avere altre alternative al momento e che sono state utilizzate le disponibilità del commissario provinciale Castelli per le palestre, con l'impegno a portare i migranti altrove. Ma le disponibilità non ci sono state. Noi abbiamo dato suggerimenti e abbiamo chiesto che si individuino altri luoghi messi a disposizione nel territorio. Tra le novità, un bando per le cooperative di gestione dei migranti, che escluderà però i Comuni di San Michele, Jesolo ed Eraclea». Poichè si prevede, infatti, un aumento dei migranti in arrivo, circa 1000, verrebbero dunque escluse le località turistiche indicate.

Assieme al sindaco, l'assessore Stefano Stefanetto. «È andata tutto sommato bene», commenta, «anche se non ci sono state risposte immediate. Abbiamo esposto le nostre ragioni sulla mancata programmazione regionale che ha portato alla gestione improvvisata dei migranti. La gestione deve essere ripresa in mano e garantire le quote nella misura di uno su mille. Si sono impegnati su un lavoro di indagine sulla gestione delle cooperative all'insegna della trasparenza. Abbiamo incontrato i sindaci di San Donà, Noventa, Meolo, Quarto d'Altino, peccato per Musile e Fossalta. Importante il confronto con il prefetto e la parte politica regionale. Il prefetto ha confermato l'impegno a trasferire i migranti dal centro di Eraclea nella ex caserma di Ca' Turcata. Ma le condizioni non ci sono e bisogna abbassare il numero di migranti a quanto concordato, ovvero 140».

Ieri sera a Ca' Manetti la Lega ha invece incontrato gli operatori di Eraclea Mare.

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