Cento in coda sotto la pioggia «Per un lavoro si prova tutto»

Selezioni in piazzetta Coin per 20 posti nel nuovo McDonald’s all’Auchan, l’obiettivo è l’impiego stabile «Sono parrucchiera, ma non trovo nulla...». «Sono disposto a sacrificare serate e giorni festivi»
Di Marta Artico
Selezioni per lavorare da Mc Donald - stand in piazzetta Coin nella foto il candidato Stefano Bacovich
Selezioni per lavorare da Mc Donald - stand in piazzetta Coin nella foto il candidato Stefano Bacovich

Ci hanno provato in 937 a trovare un posto di lavoro da Mc Donald’s, ma dei 100 ammessi alle selezioni di ieri in piazzetta Coin, solo 20 passeranno il turno e andranno a lavorare nella rinnovata food-court del centro commerciale Auchan, dove la prima settimana di dicembre aprirà un nuovo ristorante della nota catena di panini. E così nonostante la pioggia, in 100 si sono presentati al McItalia Job Tour per partecipare alle selezioni per diventare “crew”, parte integrante del team del nuovo ristorante della catena.

Parlando con i candidati si capisce che la fame di lavoro è davvero tanta. Stefano Bacovich, mestrino, ha 26 anni: «Lavoro come portiere d’albergo tra Venezia e Mestre», racconta, «ma sono part-time, è un impiego da poche ore, cercavo qualche cosa di più dinamico e concreto, così sono entrato nel sito ed ho fatto il test. C’era scritto se ero automunito e disposto a lavorare di sera e nei festivi».

Ma pur di avere un posto e uno stipendio a fine mese si sgobba anche durante le feste comandate, a dimostrazione della distanza che separa i giovani che un lavoro non ce l’hanno dalle commesse di “domenica no grazie”. Matteo Vianello anche lui di Mestre, ha 20 anni: «Sono disoccupato, ho fatto vari stage in officine, ma non trovo niente nel campo che ho scelto, meccanica e idraulica. Credevo che sarebbe stato più facile, invece c’è crisi: qui danno una possibilità ai giovani, dunque ci proviamo».

Pasqualina Moccia, di anni ne ha 23 ed è di Mira. «Sono orafa, da luglio lavoricchio, ma trovo sempre impieghi precari, a chiamata, last minute magari nello stesso giorno e per prenderne uno devo rinunciare ad un altro. Anche se non avrò un contratto a tempo indeterminato, cerco qualche cosa di più stabile».

Non sarà quello dei sogni, ma l’importante è che sia un impiego vero. Mariarita Alcamo, è siciliana, vive a Camponogara e ha 21 anni: «Sono parrucchiera, ma non trovo nulla, perciò ho deciso di cambiare, non ci si può fermare, bisogna provare tutto».

I colloqui si sono svolti in un camper. «Cerchiamo ragazzi disposti a lavorare in gruppo», spiegano Davide Castagnetti responsabile personale Mc Donald’s Italia, e William De Salvador, che ha iniziato facendo panini ed oggi è licenziatario di 6 locali (a Venezia, Mestre, Marcon e Treviso) senza contare quello che sta per aprire. «Servono attitudine al servizio e capacità di ascoltare, loro saranno il volto della catena. Abbiamo il 60 per cento di occupazione femminile e molti over 30 e soprattutto non formiamo precari, facciamo contratti a tempo indeterminato in oltre il 90 per cento dei casi. Assumiamo gente del posto».

McDonald’s aprirà al posto di Flunch che a luglio ha lasciato a casa 40 persone. Ieri l’assessore provinciale al Lavoro, Paolino D’Anna, è passato a portare di persona una quindicina di curriculum di lavoratrici in mobilità che ancora non ha trovato un impiego alternativo: «Prima di aprire, McDonald’s si è comportato molto correttamente: si è rivolto al Centro provinciale per l’impiego e ci ha chiesto persone in mobilità. Così mi sono presentato e ho portato una quindicina di curriculum “preziosi”, come li chiamo io, perché si tratta di donne che hanno una grande esperienza. La direzione della catena ha promesso che le chiamerà per un colloquio e sarei felice se ne assumessero anche solo un paio».

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