Centinaia di ragazze in coda al Lido sognando le sfilate di moda

LIDO. Il Gran Viale del Lido, per una volta, come le passerelle di Milano o Parigi. O almeno, come palcoscenico per aspiranti modelle. Per l'intero pomeriggio di ieri, i riflettori della moda hanno illuminato il negozio Oviesse del Lido, dove centinaia di ragazze (tra i 16 e i 30 anni) si sono presentate per partecipare al casting organizzato da Marie Claire.

La nota rivista francese, specializzata in moda, ha già svolto da inizio anno numerosi appuntamenti in giro per l'Italia (saranno dodici in totale per il 2017), tutti ospitati dai negozi di abbigliamento Oviesse. All'iniziativa ha collaborato anche Brave Models, emergente agenzia di moda fondata a Milano nel 2001.Le giovani ragazze, arrivate principalmente da Venezia (ma anche da Treviso, Asolo e Imola), sono state accompagnate una ad una all'interno del negozio, davanti ad una giuria composta da Nadia Bonalumi, stylist di Marie Claire, Elizabeth Kinnear, modella e attrice di Brave Models (nota anche per una piccola parte in Youth, l'ultimo film di Paolo Sorrentino), oltre a fotografi e assistenti.

«È il primo casting a cui partecipo, l'ho fatto più per divertimento che per ambizione, e per provare qualcosa di nuovo», ha affermato Sara, stremata per la lunga e afosa fila fuori dal negozio.

Eppure, tra le ragazze, c'è anche chi spera davvero di coronare il suo sogno: «Ma quale divertimento, io ci voglio davvero provare a diventare modella. Mi piacerebbe tantissimo», ha ammesso Camilla subito dopo il provino.

In effetti, qualche speranza c'è: conclusi i casting, tra le dieci e le quindici ragazze saranno scelte da Marie Claire per diventare protagoniste di Future Visioni, un servizio di moda realizzato da stylist e fotografi professionisti e pubblicato ogni mese sulla rivista. In più, al termine dei dodici casting di quest'anno in giro per l'Italia, tra tutte le giovani selezionate saranno scelte alcune ragazze dall'agenzia Brave Models per un contratto da modella professionista. Nella speranza che tra il Lido e una passerella, il passo sia breve.

Riproduzione riservata