Censimento, ecco i soldi per pagare i rilevatori
CHIOGGIA. Ancora da liquidare i 38 ragazzi che hanno collaborato alla compilazione del censimento del 2011. Molti di loro da settimane stanno bussando alle porte comunali per capire le motivazioni del ritardo e la tempistica di pagamento che ormai pare in dirittura d’arrivo. Ad un ritardo dell’Istat nel liquidare il saldo si è sommata la vacanza del segretario generale del Comune che doveva procedere con la determina di liquidazione. Ora il provvedimento è pronto e a metà della prossima settimana dovrebbero partire i bonifici.
Tutto parte nel 2011 quando il Comune ha reclutato 34 rilevatori e quattro coordinatori per ritirare i censimenti non compilati per via telematica e aiutare nella compilazione. I rilevatori, soprattutto studenti e disoccupati, hanno colto l’opportunità per guadagnare qualcosina. Una prima parte, uguale per tutti, è stata saldata nel 2012. Si trattava di 1.750 euro (lordi) per i rilevatori e di 2.000 (lordi) per i coordinatori. La seconda parte, che variava a seconda di quante schede ciascuno aveva compilato, non è ancora stata liquidata. Si va da un minimo di 800 euro fino anche a 2.500 euro. Somme non trascurabili soprattutto per chi, in assenza di un lavoro, ne faceva conto per affrontare qualche spesa o contribuire al menage familiare. I mesi sono passati ma i compensi non si sono visti e nelle ultime settimane più di qualcuno ha iniziato a lamentarsi. Un primo ritardo dipende dall’Istat che doveva liquidare l’ultima delle cinque tranche al Comune. Il saldo, di 29.702 euro, è arrivato il 15 marzo. Un secondo ritardo è dipeso invece dall’amministrazione comunale. Ora il provvedimento è stato autorizzato e i mandati di pagamento sono stati emessi. Si tratta complessivamente di 53.915 euro. «Dovremmo esserci», assicura l’assessore all’informatizzazione Silvia Vianello, «i mandati di pagamento sono già in banca dal nostro tesoriere, credo che per mercoledì della prossima settimana i soldi saranno accreditati. Sono stata personalmente contattata anch’io da molti ragazzi e mi è spiaciuto per questo contrattempo perché so bene cosa significhi per uno studente poter far affidamento su un piccolo compenso che può aiutare nelle spese in un momento così difficile».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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