Cena servita in rotonda con piatti di tutto il mondo

Marghera, un centinaio di persone all’iniziativa promossa per il buon vicinato Ma Vianello non ci sta: «Ipocrisia assoluta, così non si ottengono risultati»
Cena in rotonda
Cena in rotonda

MARGHERA. Grande successo ieri sera per la seconda edizione della “Cena in Rotonda”, organizzata a Marghera in piazzale Martiri delle Foibe con lo scopo di favorire le relazioni di vicinato mediante la conoscenza e la condivisione di momenti comuni. Un centinaio i partecipanti che a partire dalle 18.30 hanno cominciato a raggiungere il prato del piazzale, dov'erano stati allestiti dalla Municipalità e dall'Etam dei lunghi tavoloni in cui sedersi tutti insieme ad assaporare le specialità del generoso buffet. Piatti cinesi, bengalesi, africani, rumeni, accanto alle specialità pugliesi e siciliane, e, ovviamente, ai migliori piatti della tradizione veneta. In piedi, colme di soddisfazione, le artefici delle prelibatezze, a badare che nessuno restasse a bocca asciutta, pronte a ricaricare i vassoi scartando il cellophane dalle pirofile di scorta.

Soddisfatti gli organizzatori, che avevano spostato la serata da giugno a settembre e che grazie all'anticiclone africano hanno potuto beneficiare di un clima ideale. Contrariato invece Alessandro Vianello, consigliere del Comune di Venezia, confluito da poco nella nuova realtà “Prima il Veneto” : «Una cena in compagnia è sempre piacevole, ma pensare che sia il mezzo per ottenere risultati concreti è un'ipocrisia assoluta. Sono anni che Simionato insiste con queste cene, prima in via Piave e poi a Marghera, ma non portano a nulla. I risultati non si ottengono a tavola e le liti non nascono per il cous cous. Il problema sta nella totale mancanza di rispetto delle leggi da parte di chi arriva nel nostro paese. La soluzione sta nell'insegnamento di queste leggi. E nel far sì che siano rispettate. Solo così si creano i presupposti per una convivenza civile nel rispetto delle differenze».

Laura Fiorillo

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