Celentano si frattura il mignolo: «E nemmeno una parola sulle Grandi Navi»
VENEZIA. Se la prende con i giornali e con il sistema mediatico che in qualche modo censura le notizie per evitare la concorrenza tra giornali: è l’ultimo post nel suo blog di Adriano Celentano, il cantante che da dieci giorni sta portando avanti sul «Fatto quotidiano» una campagna contro le grandi navi a Venezia. Qualche giorno fa si è fratturato il mignolo di un piede e grande spazio è stato dato sui giornali a questo piccolo episodio. «E nessuno ha sprecato una parola per la battaglia che da 10 giorni porto avanti contro le navi giganti di Venezia», ha spiegato il cantante.
Ecco il suo post integrale:
«E’ incredibile l’interessamento e l’apprensione di stampa e TG per la piccola frattura che mi sono causato al 5° dito del piede. E nessuno, dico NESSUNO, ha sprecato una parola per la battaglia che da 10 giorni porto avanti sul “Fatto Quotidiano” contro le micidiali navi GIGANTI di Venezia. Cosa devo pensare? Che il mio “mignolo” è molto più importante della catastrofe a cui sta andando incontro la città più bella del mondo? Ma allora perchè l’Unesco l’ha dichiarata “Patrimonio dell’Umanità” e del mio “mignolo” ancora nessuna considerazione? Non dico tanto, due parole: ”Adriano, da giorni impegnato in una forte campagna di denuncia contro lo SCEMPIO di Venezia, ieri sera si è fratturato il dito mignolo del piede contro l’angolo di un divano”. Bastava che venisse riportato questo, e invece niente. Neanche di fronte alla morte del turista tedesco schiacciato da un vaporetto tre giorni fa. Però li capisco. Una citazione, per quanto piccola, sarebbe stata per gli altri giornali un danno enorme, perchè li avrebbe costretti a menzionare il giornale concorrente che ha ospitato il mio sdegno contro i MOSTRI. E la regola dei quotidiani, che più CRETINA non può essere, dice che, pur trovandosi di fronte a una vicenda di importanza VITALE non se ne deve parlare, altrimenti si fa pubblicità al concorrente. Cosa importa se poi Venezia affonda. Ma io non mi fermerò, continuerò a parlarne anche dovessi rompermi le altre nove dita».
La Nuova Venezia in realtà ha seguito fin dall’inizio la battaglia di Celentano dandone conto sia sul web che sull’edizione cartacea, continuando a interessarsi come sempre dei problemi di Venezia e del suo territorio.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia