Cavarzere, uccise a botte la moglie, ora chiede i domiciliari

Il tribunale del riesame aveva rigettato la richiesta di arresti domiciliari per Natalino Boscolo Zemello, il 35enne di Sottomarina accusato di aver ucciso a botte, l’8 agosto scorso, Maila Beccarello

CAVARZERE. Il tribunale del Riesame aveva rigettato la richiesta di arresti domiciliari per Natalino Boscolo Zemello, il 35enne di Sottomarina accusato di aver ucciso a botte, l’8 agosto scorso, la ex moglie Maila Beccarello, 37 anni, da cui era separato ma con cui condivideva ancora la casa di Cavarzere. Ora il suo difensore, l’avvocato Andrea Zambon, ha presentato ricorso per Cassazione sul rigetto del Riesame, sostenendo che manchi il pericolo di reiterazione del reato per confermare la custodia cautelare in carcere, così come disposta dal gip David Calabria.

All’udienza di convalida dell’arresto, Boscolo Zemello aveva sostenuto davanti al giudice di non aver voluto uccidere Maila, ma di averle solo dato «due schiaffi e un pugno» all’apice di una litigata e che poi la donna fosse scivolta da sola. Una prima volta in doccia, dov’era andata per pulirsi dal sangue, una seconda volta alla base delle scale di casa. I primi riscontri dell’autopsia avevano invece evidenziato come Maila fosse stata massacrata di botte che l’avevano raggiunta al torace, ai polmoni, alla testa, alle vertebre. —
 

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