Cavarzere premia ancora Tommasi
CAVARZERE. «Lo speravo, ma devo confessare che non mi aspettavo di vincere con questo distacco». Dopo la notte dello scrutinio che gli ha messo in tasca il secondo mandato da sindaco, Henri Tommasi appare sorridente e rilassato. In realtà lo spoglio dei seggi si era indirizzato subito a suo favore: ha perso solo in due seggi, a Boscochiaro e Rottanova, sia pure con scarti minimi. 3029 voti, rispetto ai 1829 del secondo classificato, il leghista Pier Francesco Munari, danno il segno di una vittoria netta che, secondo Tommasi, ha avuto due ingredienti: «Il lavoro fatto in questi cinque anni che, per quanto sia stato oggetto di attacchi, anche demagogici, ci è stato riconosciuto dai cittadini: abbiamo dovuto rimettere in sesto il bilancio del Comune e realizzare opere con le casse vuote. Ci siamo riusciti perché abbiamo lavorato con impegno e in maniera unitaria. La stessa unità che abbiamo mostrato in campagna elettorale, presentando una formazione coesa, con un alto tasso di ringiovanimento e che, a fronte della frantumazione dell'opposizione, ha fatto la differenza».
Per questo Tommasi ringrazia i consiglieri e gli assessori che lo hanno aiutato in questi anni e si può permettere di ringraziare anche gli “ex” (Piazzon, Bettinelli, Tasso, per capirci) che lo hanno “abbandonato” durante il percorso ma che «hanno dato, comunque, un contributo all'amministrazione».
Agli ex non ha portato fortuna l'essere migrati in altre liste, dato che nessuno di loro è stato eletto e, anche a contare le preferenze, il risultato è stato inferiore, per tutti, a quello del 2011. Ma Tommasi non si accanisce: «Non è stato un giudizio sul valore delle persone, credo solo che i cambi di schieramento non aiutino a raccogliere consensi».
In casa Tommasi, invece, le preferenze hanno avuto un peso: il record assoluto di tutte le liste è di Heidi Crocco, ex assessore al sociale, con 309 voti personali, ma non vanno sottovalutati i 209 di Elisa Fabian, esponente non renziana del Pd, e i 251 del vicesindaco Paolo Fontolan, i 226 del presidente Ipab Fabrizio Bergantin. Ma non si tratta di voti che preludono alla riconferma negli incarichi. «Prima di designare i nuovi assessori e i componenti del cda dell'Ipab», dice Tommasi, «avvierò delle consultazioni con i partiti e i gruppi che mi hanno sostenuto. L'importante è procedere sempre di comune accordo. In ogni caso non perderò troppo tempo in trattative: farò le nomine nei tempi di legge o anche meno, se sarà possibile».
Quanto agli impegni operativi non ci saranno “soste” post elezioni: «Abbiamo avviato molti lavori e gare, in questi mesi, perché sono giunti a maturazione alcuni procedimenti amministrativi. Ora continueremo in tempi rapidi, a cominciare dal ponte di Boscochiaro che resta una nostra priorità. Entro giugno faremo anche l'appalto per la ciclabile di via Regina Margherita».
Un progetto che, però, ha la completa copertura finanziaria solo grazie all'incremento previsto di 30mila euro delle multe. «Una previsione che abbiamo fatto per stare nei tempi della procedura. Con i riequilibri di bilancio, tra luglio e settembre, potremo trovare altre soluzioni meno antipatiche».
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