Dai carabinieri perchè ha perso il portafogli, viene arrestato

Un 65enne in stazione dopo la perdita del portafogli, i militari scoprono che aveva causato un incidente da ubriaco nel 2017

Giacomo Costa

Si è presentato alla stazione dei carabinieri per quella che doveva essere una formalità, al massimo una seccatura, ha finito per venire arrestato, assicurandosi così un 2025 tutto entro le mura del carcere di Santa Maria Maggiore.

È successo giovedì, a Cavarzere, dove un 65enne ha chiesto aiuto ai militari dopo aver perso il proprio portafoglio: assieme ai soldi, infatti, l’uomo ha visto sparire anche i suoi documenti ed è stato quindi costretto a presentare denuncia alle forze dell’ordine, non solo per poterne poi richiedere una copia ma anche per evitare che qualcun altro potesse usarli al suo posto, di fatto rubandogli l’identità; una procedura abituale per gli uomini dell’Arma, che normalmente si risolve in un verbale e in un elenco di tutte le carte da sostituire - e da annullare, per l’appunto.

In questo caso, però, c’è stato un risvolto inaspettato: quando i carabinieri hanno inserito nel database ministeriale le generalità dell’uomo, infatti, lo schermo del computer della stazione di Cavarzere si è acceso con un ordine di carcerazione pendente; il 65enne era ricercato da quasi otto anni, il tribunale aveva deciso per lui 12 mesi di reclusione in carcere per un episodio risalente al 2017.

All’epoca l’uomo era stato sorpreso al volante in palese stato di alterazione alcolica - ben oltre i limiti consentiti anche prima dell’attuale modifica del codice della strada - ma soprattutto aveva anche causato un incidente, lungo le strade della provincia di Padova: lo schianto non aveva avuto conseguenze particolarmente drammatiche, che sarebbero risultate in ben altre imputazioni per il 65enne, ma anche così gli è stata contestata la guida in stato di ebbrezza e il sinistro causato proprio dalla violazione, che in diverse circostanze poteva avere una conclusione tragica.

Dal 2017 ad oggi la condanna decisa dal tribunale non era mai stata eseguita, anche perché nel frattempo l’uomo aveva probabilmente cambiato residenza, tanto che nell’archivio dell’Arma è presente anche il verbale di mancata notifica per irreperibilità.

Ci ha pensato lui stesso, comunque, a mettere fine a questa inconsapevole latitanza, presentandosi in stazione e fornendo tutti i suoi dati anagrafici. Un episodio simile si è verificato appena due giorni prima a Chioggia, dove è stato arrestato un giovane straniero con diversi precedenti: ha raggiunto i carabinieri per denunciare le minacce ricevute da un amico, esponendosi però a un controllo sui propri precedenti.

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