Cavallino, slitta di un anno il cambio di Asl

Il passaggio al Veneto orientale però non piace e l’opposizione chiede un referendum

CAVALLINO. L’entrata di Cavallino-Treporti nell’Asl 4 Veneto Orientale slitta di un anno e diventerà effettiva dall’1 gennaio 2018. Il destino a medio termine dei servizi socio-sanitari sul territorio convenzionati con l’Asl veneziana, tra cui il delicato ruolo nelle emergenze della Croce Verde, sarà ora da riformulare nonostante l’invito alla calma nelle ultime settimane da parte del sindaco Roberta Nesto e della sua maggioranza che comprende esponenti locali della Lega Nord.

Cavallino-Treporti rimane l’unico comune del Veneto a dover fare i bagagli dalla Asl di appartenenza dopo che Boara Pisani, nel Padovano, è stato reintegrato nella Asl originaria. Ora le liste di opposizione “Idea Comune” e “Civica” ribadiscono la necessità del referendum che chiarisca qual è la volontà popolare rispetto alla scelta dell’Asl di appartenenza. La decisione presa in Consiglio Regionale con i soli voti della maggioranza, dopo un duro scontro in aula con il gruppo consigliare in Regione del Pd, ha approvato l’emendamento proposto dalla stessa coalizione che sostiene il governatore Luca Zaia posticipando solo di un anno l’uscita del comune litoraneo dall’Asl 3 Serenissima.

Prova a ricostruire l’accaduto Claudio Orazio, primo firmatario della richiesta di referendum. «Ennesima presa in giro della giunta regionale, Lega e Forza Italia», commenta «fino al 31 dicembre 2017, Cavallino Treporti resta nell’Asl veneziana e a partire dal 1° gennaio 2018 passa all’Asl Veneto Orientale. Questa è l’ultimo parto della straordinaria fantasia della giunta regionale che ha sconfessato se stessa presentando questo emendamento a quello di due giorni fa. Ora più che mai è necessario il referendum». Della stessa opinione Angelo Zanella capogruppo di Civica e cofirmatario della richiesta di referendum. «Hanno tenuto il piede su due scarpe illudendoci di poter dire la nostra sulla pianificazione delle Asl», rileva, «se il disegno per la giunta regionale era chiaro: creare una Asl turistica con Cavallino-Treporti dentro perché hanno presentato un Odg in consiglio e un emendamento alcuni giorni fa per riportarci nell’Asl Serenissima. Il referendum rimane l’unica espressione del litorale».

Rimanda al mittente gli attacchi il sindaco Roberta Nesto. «Con dubbi forti e legittimi», commenta a caldo, «prendiamo atto di questa proroga e attendiamo con i fatti la conferma dalla Regione che questa rivoluzione nell’organizzazione della sanità sia elemento positivo per tutti i comuni del Veneto. Anche per Cavallino-Treporti, che al momento non sembra pensarla così. Questa proroga ci servirà per farci garantire i servizi e nel frattempo continueremo a portare avanti gli obiettivi. La proposta unilaterale di referendum per chiedere ai cittadini di esprimersi sulla permanenza o per il passaggio ad un’altra Asl ha creato confusione senza pensare al bene del territorio. Nell’ultima commissione eravamo però pronti a portare in consiglio comunale di oggi il referendum, ma come risulta dal verbale, l’opposizione che lo aveva proposto, ci ha chiesto il rinvio in attesa della decisione della Regione. Non capiamo questa scelta».

Francesco Macaluso

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