La rapina in casa, le botte, lo sparo: arrestato Radames Major per il colpo a Ca’ Ballarin

L’episodio risale a febbraio scorso. Nella rapina rimase ferito con un colpo di pistola Alberto Biondo, 33 anni: aveva tentato di fermare la violenza di tre malviventi

Settantenne trevigiano arrestato per una rapina in casa a Cavallino
Settantenne trevigiano arrestato per una rapina in casa a Cavallino

I Carabinieri hanno tratto in arresto  Radames Major, 71 anni, trevigiano, legato alla Mala del Brenta, ritenuto il presunto autore di una tentata rapina aggravata avvenuta a febbraio 2024 a Cavallino Treporti.

L’operazione è stata condotta il 17 gennaio scorso dai militari della locale compagnia, con il supporto delle Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto” di Mestre, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Venezia.

L’arrestato, noto anche come «Mario l'egiziano» è legato alla Mala del Brenta. Ha scontato 24 anni in carcere ed è il padre di Manuel Major, giovane giostraio ucciso dal vigilante Massimo Zen mentre stava fuggendo dopo aver compiuti furti a dei bancomat.

I fatti

L’episodio risale a febbraio 2024, quando alcuni uomini, con volto travisato e armati di pistola, hanno fatto irruzione in un’abitazione. La reazione delle vittime ha messo in fuga i rapinatori, ma uno di loro ha esploso un colpo d’arma da fuoco, ferendo gravemente una delle persone presenti. La vittima, Alberto Biondo, 33 anni, aveva tentato di difendere la nonna 80enne dai rapinatori. I banditi, fuggendo, avevano esploso un colpo di pistola, ferendo il giovane a un ginocchio

I malviventi erano scappati senza riuscire a sottrarre nulla.

Le indagini

Le investigazioni, coordinate dalla Procura di Venezia, sono state condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Venezia. L’attività investigativa ha preso subito il via con l’arresto di un 56enne, presunto autista del commando. Successivamente, grazie a pedinamenti, osservazioni, l’analisi di centinaia di ore di filmati di videosorveglianza e al rilevamento di tracce biologiche analizzate dal R.I.S. di Parma, gli inquirenti hanno identificato il 71enne come complice.

Il provvedimento

Con un passato segnato da numerosi precedenti penali, il sospettato è stato arrestato e trasferito nella Casa Circondariale di Treviso, dove rimane a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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