Cranio di bambino sulla spiaggia: la procura dispone un’analisi

Un frammento osseo è stato trovato sulla spiaggia di Cavallino Treporti. Indagini in corso per stabilire l'origine e la datazione, inclusa l'ipotesi di un reperto storico o di un giallo irrisolto anni fa 

Giovanni Cagnassi
Spiaggia a Cavallino
Spiaggia a Cavallino

Frammento di cranio trovato lungo la spiaggia di Cavallino Treporti, le indagini proseguono per accertare la provenienza, il normotipo e l’esatta datazione.

Sull'arenile davanti a via Baracca, nei pressi del camping Garden Paradiso Village, una coppia di turisti udinesi ha trovato sabato pomeriggio l'occipite, ora posto sotto sequestro all'ospedale di Jesolo.

Cavallino, cranio di un bambino trovato sulla spiaggia. Sembrerebbe essere vecchio di decenni
Il reperto è stato analizzato all'ospedale di Jesolo

L’indagine 

Il pubblico ministero che coordina le indagini dovrà nominare un consulente, probabilmente un anatomo patologo, e stabilire gli esami di laboratorio necessari per datare con precisione il reperto, che sarà esaminato con cura.

La coppia aveva notato il frammento osseo spuntare tra la sabbia e ha chiamato la polizia di Stato. Gli agenti del commissariato di Jesolo, insospettiti, si sono rivolti al medico di turno al pronto soccorso dell'ospedale di Jesolo il quale ha decretato che poteva trattarsi dell'osso occipitale di un bambino tra i 6 e i 7 anni. Difficile stabilire la datazione.

Il frammento è ora a disposizione dell'autorità giudiziaria per i vari approfondimenti ritenuti necessari.

Sarà impiegato il metodo del radiocarbonio, sistema di datazione radiometrica di materiale organico basato sulla misura delle abbondanze relative del carbonio-14, un isotopo radioattivo del carbonio.

La datazione del cranio 

In questa fase non si può escludere alcuna ipotesi, anche che possa anche trattarsi di un osso di provenienza animale, come ad esempio un cane. Ma il primo medico che lo ha approssimativamente analizzato ritiene che sia umano. In questo caso, in base alla datazione precisa, si potrà stabilire a quando risale il decesso e le eventuali cause.

Visto lo stato di decomposizione, si trovava in mare da tempo, forse da anni per non dire decenni. Potrebbe addirittura risalire a secoli fa quando a Venezia si accesero vari focolai di epidemie che causarono migliaia di morti. In tal caso potrebbe persino provenire da un antico cimitero franato in mare. E potrebbe essere stato trascinato dai fiumi alla foce e poi a riva.

Il sindaco di Cavallino Treporti, Roberta Nesto, è perplessa di fronte al ritrovamento. «Non ne sapevo nulla e non sono stato informata» premette, « in questo momento non è possibile formulare ipotesi precise in merito al ritrovamento, ma è stato quasi certamente trascinato sulla spiaggia dai fiumi e dal mare. Rientra nel tema dei ritrovamenti che avvengono sulla spiaggia e dell'accumulo di materiale e rifiuti che vengono riversatoi ogni anno sull'arenile e di cui poi devono occuparsi le amministrazione comunali con notevole dispendio di risorse».

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