Cavallino cambia Asl insorge il sindaco Nesto
CAVALLINO. «Ora siamo pronti a tutto per restare nell’Asl 3 Serenissima e non escludiamo il ricorso contro la scelta del Consiglio regionale che non ha interpellato Cavallino-Treporti come prevede la legge. L’assessore regionale Coletto, al quale abbiamo ribadito l’assoluta contrarietà del territorio al passaggio all’Asl 4 del Veneto Orientale, ci ha assicurato che entro la fine dell’anno la questione sarà sistemata». Sono le prime parole del sindaco di Cavallino-Treporti, Roberta Nesto, alla notizia della votazione in Regione che ieri pomeriggio ha ufficialmente riorganizzato la sanità veneta in nove aziende sanitarie spostando Cavallino-Treporti all’Asl 4 Veneto Orientale che già comprendeva assieme ad altri comuni, anche San Donà, Portogruaro e Jesolo.
Una vera debacle per l’amministrazione comunale di Cavallino-Treporti che si era detta fortemente contraria all’ipotesi manifestata nei giorni scorsi, assieme alle onlus e cooperative che nel litorale gestiscono i principali servizi socio-sanitari, disapprovazione confermata anche in Conferenza dei sindaci dei comuni dell’Asl 12. Esulta invece Giorgio Ballarin che dai primi anni Novanta a oggi ha partecipato e organizzato ben quattro raccolte firme a favore del cambio. «Il passaggio all’Asl 10 non lo voleva solo la politica locale in modo trasversale», commenta, «la gente del litorale che ha più buon senso ha sempre firmato in grande numero per il passaggio all’Asl a cui appartiene Jesolo. Sono felice per i miei concittadini che ora si accorgeranno quali vantaggi ci sono ad avere l’ospedale vicino».
«Sono stati anteposti gli interessi di partito a quelli dei cittadini», va giù duro il capogruppo di Civica, Angelo Zanella, «hanno vinto le lobby e i gruppi di potere e ha perso il buonsenso e la democrazia. Ma si rendono conto quelli che vogliono a tutti i costi impossessarsi dei venti milioni di euro che in sanità vale Cavallino-Treporti che stanno giocando sulla pelle della gente? L’assessore Coletto ci aveva detto che era contrario al trasferimento del nostro territorio in un’altra Asl: possiamo solo concludere che siamo stati presi in giro. Non ci resta che ricorrere in tutte le sedi possibili per dire no a questo prevaricazione ed è quello che faremo in Consiglio Comunale, chiedendo a tutti, maggioranza e opposizione, di tirare fuori gli attributi per ribellarci a questa ingiustizia che mette a rischio la nostra gente e il prezioso lavoro delle nostre associazioni».
«Penso che dovremo reagire alla scelta della Regione», ha postato su Facebook, Claudio Orazio, capogruppo di opposizione alla guida della lista Idea Comune, «vedremo quali iniziative intraprendere».
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