Causa per diffamazione L’architetto Gherardi accusa il collega Tonero
SAN MICHELE. Secondo round, ieri mattina in tribunale a Pordenone, per la causa che il dirigente dell’urbanistica di San Michele al Tagliamento, l’architetto Alberto Gherardi, ha intentato nei confronti di uno dei “patriarchi dell’edilizia” nel territorio, il collega Fabio Tonero.
Gherardi si è senitito diffamato da due lettere scritte da Tonero che sono state presentate nei mesi scorsi all’Ufficio protocollo del Comune di San Michele. Il contenuto delle missive è stato ritenuto diffamatorio da Gherardi, che abita a Mestre e in passato fu assessore a Mogliano Veneto. Il pomo della discordia sarebbe da ricercare in un mancato condono edilizio richiesto per un edificio con sede a San Michele al Tagliamento. «Il contenuto delle lettere è a nostro avviso diffamatorio», ha riferito l’avvocato di Gherardi, Leonardo Tirri, «con epiteti irriguardosi. Al mio cliente danno dell’incompetente». La prossima udienza è stata fissata a luglio. A San Michele si parla molto di questa disputa, ricordando comunque che Fabio Tonero, in passato, ha all’attivo diverse cause vinte, sulle questioni più disparate. In un’analoga causa l’ex consigliere Moreno Teso perse, 4 anni fa, dopo aver citato Tonero per diffamazione.
L’architetto originario di Cormons, che ha 4 figli che hanno seguito le sue orme, è pronto a dare battaglia. «In merito al processo non ho al momento molte cose da dire. Ma ci sarà modo per affrontare l’argomento, eccome. Tante cose sono state fatte nel territorio», dice, «e sono cose che io giudico gravissime». Tra San Michele e Bibione il caldo è arrivato, persino in forte anticipo. —
Rosario Padovano
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