«Catasto al Comune, l'Ici andrà alle stelle»

Confedilizia: «Con la revisione degli estimi a Venezia l'imposta potrebbe triplicare». Pubblicato il decreto sul passaggio delle competenze Effetti da novembre
Il federalismo catastale arriva anche a Venezia. E' stato pubblicato pochi giorni fa sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via entro novanta giorni al passaggio del Catasto al Comune, e a lanciare l'allarme è Luca Segalin, presidente della Confedilizia veneziana, l'organizzazione dei proprietari immobiliari che ha già preannunciato un ricorso al Tar contro il provvedimento. «Con questa riforma degli estimi catastali, a Venezia, dove i valori di mercato sono altissimi rispetto ai redditi che poi producono, l'Ici, secondo i nostri calcoli, rischia di essere triplicata». Con il Comune è già stato aperto un tavolo di confronto per mitigare gli effetti della “rivoluzione” catastale sull'imposta comunale per gli immobili. La stangata temuta - con la rivalutazione degli estimi - riguarda in particolare il settore turistico, per i proprietari di casa che avendo stipulato un contratto d'affitto ad uso abitativo, hanno un locatore che trasforma l'appartamento in Bed and breakfast. La stangata dell' Ici - in base alla revisione degli estimi catastali - potrebbe toccare a Venezia fino a circa 45 mila unità immobiliari.


Sono quelle classificate nelle categorie catastali popolari, ultrapopolari e rurali, a rischio di migrazione di classe. Sono stabili che hanno subìto negli anni interventi di ristrutturazione, di ammodernamento degli impianti o, semplicemente, hanno cambiato la propria destinazione d'uso, come appunto per il settore turistico. Il passaggio da una classe all'altra influirà sulla rendita catastale, con aumenti della base imponibile di circa il 50 per cento.

Ad esempio, nel Comune di Venezia le categorie popolari hanno una base imponibile pari a ottomila euro circa, su cui viene attualmente calcolata l'imposta. Se la verifica stabilisse un cambiamento di classe la nuova base di computo potrebbe arrivare a 13 mila euro: il corrispettivo delle abitazioni ordinarie.


Il processo di revisione delle categorie scatterà come detto, dal primo novembre 2007, con il passaggio del Catasto ai Comuni. Sarà allora che partirà la ricognizione degli evasori della tassa sulla casa. Ma a Ca' Farsetti - come conferma la stessa Confedilizia - ci si sta ancora organizzando, come in altri Comuni italiani - per la nuova rivoluzione catastale, che comporterà anche il passaggio di dipendenti dell'Agenzia del Territorio, che finora hanno gestito il Catasto, agli enti locali, attraverso lo strumento del comando. A livello nazionale, con l'incrocio delle informazioni che il passaggio del Catasto ai Comuni consentirà, si parla di un recupero annuo di oltre 360 milioni di euro. Una parte di essi anche a Venezia, anche se la volontà del Comune è quella di procedere in collaborazione con le categorie e riconoscendo, ad esempio, più agevolazioni ai proprietari che affittano a canone concordato e detrazioni significative all'Irpef per gli inquilini.

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