Cassa peota, iniziati i rimborsi ai soci

Noventa. Il caso era scoppiato la scorsa settimana con i gestori in ritardo nei pagamenti

NOVENTA. Cassa peota al bar pizzeria di Ca’ Memo, i responsabili della cassa hanno iniziato a restituire i soldi ai vari soci. Domenica mattina, già le prime famiglie si sono viste restituire le quote versate, anche nell’ordine di 10 mila euro nel caso di famiglie numerose. Si parla di una trentina di soci della cassa, con versamenti tra i 40 e i 50 mila euro complessivi, anche se qualcuno sosteneva fossero di più. Come promesso, entro la settimana è iniziata la restituzione, quindi prima della data finale del 31 dicembre sancita per legge. Il locale di Ca’ Memo non aveva responsabilità con la nuova gestione subentrata, che si era limitata a ospitare la cassa peota come da tradizione ormai consolidata negli anni passati.

La scorsa domenica, alcune famiglie di Noventa si erano presentate a riscuotere presso il locale, ma i soldi non c’erano. Allora il responsabile della cassa li ha informati del ritardo, dovuto al fatto che una consistente somma era stata prestata a una persona bisognosa che non risultava però essere tra i soci della cassa. La tensione è salita alle stelle e sono iniziate le proteste fino a chiamare sul posto i carabinieri che hanno effettuato i primi accertamenti in attesa di eventuali denunce.

«Prendiamo atto che il responsabile della cassa peota», spiega la signora C.M. di Noventa, «ha mantenuto la promessa e infatti ha iniziato a restituire il denaro che tante famiglie, in tutto una trentina di persone, hanno versato». La signora è stata tra le prime a protestare, ma anche tra le prime a ringraziare chi teneva la cassa per aver mantenuto comunque l'impegno. Restano alcuni dubbi su come sono andate le cose, e ci saranno dei necessari chiarimenti tra i soci. (g.ca.)

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