Caso Zampieri, il giudice vuole i testimoni

PIANIGA. Il Tribunale del Lavoro di Venezia ha rinviato ad una nuova udienza con l’ammissione delle prove, cioè dei testimoni, il caso che vede contrapposto Giampaolo Zampieri alla società Iperlando...

PIANIGA. Il Tribunale del Lavoro di Venezia ha rinviato ad una nuova udienza con l’ammissione delle prove, cioè dei testimoni, il caso che vede contrapposto Giampaolo Zampieri alla società Iperlando che lo aveva licenziato mesi fa. Giampaolo Zampieri, 50 anni, dipendente del supermercato Lando di Cazzago di Pianiga è delegato sindacale da 15 anni. Dalla catena di supermercati è stato licenziato per uso improprio della legge 104 per l’assistenza a familiari, il giorno stesso della sospensione dal lavoro ha trovato un trasmettitore Gps sulla macchina. È andato dritto dai carabinieri: i militari della stazione di Stra hanno sequestrato il dispositivo di localizzazione Gps (aveva un batteria con tre mesi di autonomia quasi esaurita) e aperto un’inchiesta. La Cgil Filcams ha impugnato il licenziamento e il segretario provinciale Gianfranco Rizzetto ha annunciato battaglia. Battaglia che prima si è svolta con sit in davanti la sede di Lando a Cazzago e poi è finita nelle aule dei tribunali con poche speranze che ad averla vinta sia Iperlando. “A nostro avviso», spiega Leonello Azzarini l’avvocato di Giampaolo Zampieri, «ci sono tutti i presupposti per dichiarare illegittimo il licenziamento. Ci sono i presupposti per un annullamento visto che secondo noi non ci sono prove che Giampaolo Zampieri abbia violato la legge 104 quella che regola permessi per l’assistenza ai famigliari in orario di lavoro. Nella prossima udienza sia il mio assistito che Iperlando porteranno testimoni per provare le loro tesi. La sentenza è prevista per il prossimo gennaio, ma sono fiducioso che verrà vinta dal lavoratore e si tradurrà in un reintegro con risarcimento per i danni subiti anche per i mesi in cui è rimasto a casa». Ad ottobre 2013 infatti Zampieri aveva chiesto i benefici della legge 104, tre giorni di permesso al mese pagati dall’Inps per aiutare la suocera di 85 anni che si muove col deambulatore e non esce mai di casa neanche per fare la spesa. La nuova udienza che si terrà con ogni probabilità a metà dicembre .(a.ab.)

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