Caso Solaris, si apre uno spiraglio per i lavoratori in attesa dei soldi

Eraclea. Incontro ieri in prefettura tra la cooperativa e i sindacati dopo l’ultimo sciopero Intanto sono stati portati via i primi venti profughi, il residence ne ospita ancora un centinaio
Di Giovanni Cagnassi
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - PROFUGHI ARRIVATI AD ERACLEA MARE AL GREEN RESIDENCE
VATRELLA - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - PROFUGHI ARRIVATI AD ERACLEA MARE AL GREEN RESIDENCE

ERACLEA. Incontro in prefettura tra la cooperativa Solaris e i sindacati, arrivano le prime garanzie sul pagamento degli arretrati. E ieri sono partiti i primi venti migranti dal residence Mimose di Eraclea Mare. Il sindaco lo ha appreso a fatto compiuto, ma almeno la prima tranche di migranti, ne resta ancora un centinaio, ha lasciato il litorale che li accoglie dal 9 giugno.

La segretaria della Fisascat Cisl, Paola Prisco, ha avuto modo di discutere con i referenti della cooperativa Solaris di Carpi attorno al tavolo indetto dalla prefettura che ha sempre seguito il caso Eraclea con il prefetto Domenico Cuttaia in prima linea anche davanti alle tensioni di operatori e residenti la scorsa estate. La soddisfazione è solo parziale, ma i sindacati hanno apprezzato l’apertura della prefettura che ha confermato la pronta disponibilità di oltre 155 mila euro verso la cooperativa ma che non può essere pagata al momento in quanto il Durc è stato riscontrato irregolare. La Solaris chiederà nel frattempo la rateizzazione dei propri debiti contributivi a Inps e Inail, non appena sarà fatto la prefettura pagherà. In caso di difficoltà la prefettura provvederà al pagamento diretto ai lavoratori su richiesta degli stessi. La Solaris si è poi impegnata a pagare un acconto del 50 per cento delle retribuzioni di agosto entro il 27 novembre, consegnando anche i cedolini paga.

La Prefettura accelererà i tempi per l’esame dei documenti presentati con estremo ritardo dalla Solaris per pagare nel più breve tempo possibile anche gli altri stipendi di settembre, ottobre e novembre che hanno provocato lo sciopero della scorsa settimana. Poi ci sono anche i pagamenti con ritenuta d’acconto, non ancora corrisposti, che risalgono addirittura a febbraio e che dovranno essere a loro volta onorati nel quadro di questi accordi che prevedevano appunto la consegna di determinata documentazione nei tempi previsti. Più volte la Prefettura ha segnalato che la documentazione non era arrivata. Il sindacato ha ottenuto che siano subito consegnati i cedolini paga, almeno perché dipendenti e collaboratori possano sapere con precisione i soldi che spettano loro per il lavoro svolto.

«La nostra soddisfazione è solo parziale», spiega la segretaria Fisascat Cisl, Paola Prisco, ieri in prefettura, «perché dobbiamo ancora attendere i primi pagamenti fortemente in ritardo, ma abbiamo potuto constatare la disponibilità della Prefettura ad accelerare i tempi. La cooperativa Solaris resterà fino alla fine dell’anno. Dopo sarà pubblicato un nuovo bando di gestione dei migranti». I tempi, però, sono accelerati improvvisamente e non si sa entro quando il residence sarà svuotato completamente. Dovrebbero essere tutti trasferiti in base alla disponibilità dei Comuni.

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