Caso Seibezzi, il sindaco conferma la delega

Fiabe di genere. «Ci siamo chiariti», dice dopo il faccia a faccia a Ca’ Farsetti. Solidarietà dal Pd
CAIAFFA INTERPRESS VENEZIA 27.04.2010.- I° CONSIGLIO COMUNALE. TIZIANA AGOSTINI
CAIAFFA INTERPRESS VENEZIA 27.04.2010.- I° CONSIGLIO COMUNALE. TIZIANA AGOSTINI

La consigliera Camilla Seibezzi manterrà la delega ai Diritti civili. Il sindaco ha ritenuto di confermarle la fiducia e il progetto, dopo un chiarimento avvenuto ieri pomeriggio a Ca’ Farsetti sulla questione delle fiabe “alternative”. Qualche raccomandazione, anche per non irritare troppo l’area di centro della maggioranza. Ma sul principio una presa di posizione chiara. «Io non faccio il censore», commenta Orsoni al termine del faccia a faccia, «ho verificato che la consigliera ha mantenuto un comportamento corretto e non ha svolto azioni di propaganda che sarebbero stati estranei al suo mandato. Ho accertato anche che i nuovi libri proposti per le scuole dalla consigliera sono in biblioteca, a disposizione delle maestre che vorranno adottarli. Ma certamente non saranno distribuiti ai bambini». «Sono felice che su questa questioni si sia fatta chiarezza», commenta la Seibezzi, «contro l’abominio culturale di chi voleva gettare ombre e sospetti su un progetto che vuole perseguire solo la cultura dell’accoglienza».

Intanto l’Udc, partito di maggioranza che il sindaco ritiene “centrale”, avvisa: «Qualora i libri oggetto delle recenti polemiche fossero distribuiti, o comunque letti o divulgati ai bambini nelle scuole comunali», ha scritto ieri in un comunicato il capogruppo Udc Simone Venturini, «gli assessori Udc non esiterebbero un istante a rassegnare le dimissioni, e i consiglieri ad abbandonare l’attuale maggioranza».

Ancora tensioni, dunque. Anche perché in mattinata il Pd, partito di maggioranza relativa, aveva superato divisioni e diffidenze sulla questione ed emesso un comunicato di solidarietà alla consigliera. «Non può essere l’amministrazione comunale», si legge in una nota firmata dal segretario comunale Claudio Borghello, «a poter giudicare libri già patrimonio riconosciuto della letteratura per l’infanzia. Il progetto “Leggi senza gli stereotipi”, proposto dalla consigliera, alla quale esprimiamo piena solidarietà per gli attacchi subiti, trova nostra piena condivisione».

Sostegno alla Seibezzi era arrivato dal suo gruppo “In Comune” e anche dal consigliere di Rifondazione Sebastiano Bonzio. Questione ormai nota. Per l’iniziativa della consigliera, delegata ai diritti civili, Politiche contro le discriminaziioni e “Cultura lgbtq” di promuovere l’acquisto di una serie di fiabe alternative per le scuole, definite “antidiscriminatorie”. Classici e stereotopi ribaltati, con l’introduzione di temi come due pinguini maschi che covano l’uovo, il cane che vuol diventare ballerina e altri. Sollevazione dal mondo cattolico e dalle opposizioni che hanno chiesto il ritiro della delega. Ma ieri il sindaco le ha confermato la fiducia.(a.v.)

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