Caso Ruby: Berlusconi condannato a sette anni

Il magnate televisivo riconosciuto colpevole di concussione per costrizione e prostituzione minorile. Interdizione perpetua, ma bisognerà attendere la Cassazione.
Karima El Mahrohug, detta Ruby, in una foto d'archivio. Berlusconi ha dato soldi a Ruby "per sottrarla a qualunque necessità, per portarla nella direzione contraria e non costringerla alla prostituzione": ha spiegato lo stesso premier parlando con i cronisti prima dell'inizio dell'udienza del processo Mediaset. ANSA / FACEBOOK +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++
Karima El Mahrohug, detta Ruby, in una foto d'archivio. Berlusconi ha dato soldi a Ruby "per sottrarla a qualunque necessità, per portarla nella direzione contraria e non costringerla alla prostituzione": ha spiegato lo stesso premier parlando con i cronisti prima dell'inizio dell'udienza del processo Mediaset. ANSA / FACEBOOK +++NO SALES - EDITORIAL USE ONLY+++

MILANO. Silvio Berlusconi, imputato a Milano per il caso Ruby, è stato condannato a 7 anni per entrambi i reati contestati: concussione per costrizione e prostituzione minorile.

Berlusconi è stato condannato dai giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano all'interdizione perpetua dai pubblici uffici. L'addio alla scena politica avverrebbe solo con la conferma della sentenza in Cassazione.

Il tribunale di Milano ha trasmesso alla procura gli atti relativi alle testimonianze di Maria Rosaria Rossi, parlamentare del Pdl, Valentino Valentini, consigliere di Silvio Berlusconi, e la funzionaria di polizia Giorgia Iafrate e altri testi - tra cui molte delle ragazze che partecipavano alle serate ad Arcore - oltre a Mariano Apicella e Licia Ronzulli, europarlamentare del Pdl, perche' valuti una indagine per falsa testimonianza.

Nel processo Ruby, Silvio Berlusconi e' stato condannato, oltre che alla pena principale di sette anni di reclusione, anche alle pene accessorie dell'interdizione per sempre dai pubblici uffici e all'interdizione legale per una durata pari a quella della pena principale. Ecco in che cosa consistono le due pene accessorie:

INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI (art. 28 codice penale): il condannato viene privato del diritto di elettorato attivo e passivo e di ogni altro diritto politico, da ogni pubblico ufficio e di ogni incarico. L'interdizione dai pubblici uffici puo' essere temporanea (ha una durata non inferiore a un anno ne' superiore a cinque anni) o per sempre ('perpetua', consegue alla pena dell'ergastolo e alla reclusione non inferiore a cinque anni);

INTERDIZIONE LEGALE (art. 32 codice penale): e' la pena accessoria per i delitti di maggiore gravita' che priva il condannato della ''capacita' di agire'' (e' la idoneita' a compiere validamente atti giuridici). Salvo che il Giudice disponga diversamente, tale misura priva anche della capacita' genitoriale. E' automatica con la condanna alla pena dell'ergastolo e della reclusione non inferiore a cinque anni.

I giudici della quarta sezione del tribunale di Milano hanno indicato "il termine di giorni 90" per il deposito della motivazione della condanna a sette anni inflitta a Silvio Berlusconi, unico imputato del processo Ruby.

IL PROCESSO: Dopo 27 mesi scanditi da una cinquantina di udienze (Berlusconi fu iscritto nel registro degli indagati il 21 dicembre 2010, ma il caso era esploso sui giornali due mesi prima), il collegio della quarta sezione del Tribunale di Milano, formato dai giudici Orsola De Cristofaro, Carmela D'Elia e dal presidente Giulia Turri, ha condannato questo pomeriggio in primo grado l'ex premier Silvio Berlusconi a 7 anni di carcere per i reati di concussione per costrizione e prostituzione minorile, e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici ("nonché in stato di interdizione legale durante l'espiazione della pena"), oltre al pagamento delle spese processuali. In attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che saranno depositate tra 90 giorni, si può dire che i giudici non solo hanno accolto l'impianto accusatorio proposto dalla Procura, ma hanno aumentato di un anno la condanna dato che il 13 maggio scorso il procuratore aggiunto Ilda Boccassini (oggi in ferie, sostituito dal Procuratore Edmondo Brutti Liberati) e il pm Antonio Sangermano avevano chiesto 6 anni di carcere (cinque anni per concussione e uno per prostituzione minorile), senza attenuanti, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre al divieto di assumere cariche in strutture praticate abitualmente da minori.

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