Caso Palais Lumiére «Pronti a comprare ma attendo garanzie»
MARGHERA. «Non siamo spariti, stiamo aspettando». Rodrigo Basilicati, nipote di Pierre Cardin torna a parlare. Martedì scorso è stato a Ca’ Farsetti per il primo colloquio col sindaco Orsoni dopo le polemiche e gli scambi di accuse di fine anno.
La vendita dei terreni dal Comune alla società Concept Creatif che deve realizzare a Marghera il Palais Lumiére, la città torre pensata da Cardin e alta 250 metri, non si è ancora concretizzata. «Sono andato dal sindaco a chiedere se c’erano novità e bisogna aspettare che l’iter della pubblicazione dell’accordo faccia il suo corso. Ho chiesto che nel contempo proceda anche il percorso del parere che deve dare la Soprintendenza regionale e i Beni culturali. Quindi per ora aspettiamo».
Non è pace fatta, dopo la polemica di fine anno sul mancato pagamento dei terreni comunali, che servivano a garantire il patto di stabilità. Comune e società di Cardin si parlano, ma con la massima cautela. Dal Comune non si segnalano passi avanti significativi.
La bozza di accordo di programma è stata pubblicata dal Comune, entro il 28 gennaio potranno arrivare le osservazioni di cittadini, associazioni, categorie. Poi ci sarà la fase delle controdeduzioni gestite dagli uffici dell’Urbanistica. Solo dopo si potrà tornare a riconvocare la conferenza di servizi in Regione Veneto che dovrebbe dare il via libera definitivo al progetto di Cardin.
Di certo, dopo le polemiche c’è chi diffida, anche in Comune, sulla capacità di portare in porto un’operazione da 2 miliardi di euro. Dal canto suo, la società di Cardin va avanti con i piedi di piombo sulla via dell’acquisizione delle aree in attesa di maggiori garanzie sul via libera ad una realizzazione. Perché in questo caso il rischio di impresa non è di poche migliaia di euro.
«I terreni sono lì, li compreremo ma attendiamo anche delle garanzie. Per quello è bene anche capire il tenore delle osservazioni all’accordo di programma», conferma Basilicati che però ci tiene a ribadire che «il progetto va avanti. Noi stiamo lavorando perché questo di Venezia è un progetto che abbiamo proposto noi». Quanti temevano un silenzio, preludio ad un addio al megaprogetto a Marghera, per ora si devono ricredere.
Il comitato a favore del progetto, intanto, ha annunciato con soddisfazione che sul sito del Palais Lumiére sono state pubblicate tutta una serie di informazioni, dallo stato di attuazione degli accordi ai progetti di bonifica dei terreni e poi note sugli interventi sulle fondazioni e l’illuminazione notturna della torre, che servono a tutti per chiarirsi le idee e tenere sotto controllo, per quanto possibile, l’iter del progetto e quale sia il suo impatto sulla città. Indicazioni vengono fornite anche sulla linea aggiuntiva del tram che dovrebbe collegare Marghera ai Pili e da qui a Venezia, con un investimento a carico della società dello stilista italofrancese.
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