Caso Nardin, fissata l’udienza preliminare

Il ragioniere è accusato di non aver versato al Fisco le tasse di una cinquantina di persone

JESOLO. Caso Nardin: fissata l’udienza preliminare. Sarà il 15 aprile il giorno in cui il ragioniere Nicola Nardin dovrà difendersi in tribunale dopo le accuse in relazione alla mega truffa che ha coinvolto oltre una cinquantina di jesolani, cui il ragioniere non avrebbe versato contributi e imposte per oltre due milioni di euro. Sono le parti offese, tra le quali compare anche l’Agenzia delle Entrate, a chiedere giustizia e ad accusarlo di truffa aggravata, falsità materiale e molti altri reati contenuti nel fascicolo aperto in procura.

Gli avvocati Victor Rampazzo e Angelica Lucato difendono circa una ventina tra commercianti, artigiani e professionisti di Jesolo. Tutti contribuenti che a causa del ragioniere di Jesolo figurano di fatto come degli evasori in quanto non sapevano che Nardin non aveva versato al fisco quanto dovevano. Una truffa di notevoli dimensioni che ha dato un forte scossone a tutta l’economia jesolana. Alcuni dei contribuenti coinvolti sono stati costretti a chiudere le loro attività e dichiarare fallimento. Gestori di pizzerie, gelaterie, negozi di abbigliamento hanno subito un colpo davvero insopportabile per qualunque imprenditore. Si sono riuniti in comitati, hanno chiesto aiuto al comune, ma alla fine si sono dovuti arrangiare e voltare pagina senza ancora aver ottenuto giustizia.

L’udienza preliminare del prossimo 15 aprile sarà il primo vero momento in cui i legali cercheranno di far valere i diritti dei loro assistiti sia sotto il profilo penale che civile. Finora si sono solo potuti sfogare lanciando accuse e portando esempi concreti del loro tracollo scontrandosi contro un muro di gomma. Adesso tutti si chiedono se Nardin sarà in aula a difendere le sue ragioni. (g.ca.)

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