Caso formiche, la parola passa ai legali
JESOLO. Finisce nelle mani dei legali il contenzioso tra il fabbro Luciano Turchetto e l'artista Carlo Pecorelli sulla paternità delle celebri formiche metalliche. Lo ha annunciato ieri il fabbro, che ha esposto alcune delle sue sculture alla grande festa in piazza Milano per l'accensione dell'albero di Natale. Sono arrivati i bambini di scuole elementari e materne per la festa organizzata dal comitato di piazza Milano e dal presidente, Andrea Mazzetto, tra clown e giocolieri per animare la giornata, con cioccolata calda e caramelle.
Ma nei giorni scorsi ha suscitato un'accesa polemica la presenza in piazza di alcune sculture in metallo del fabbro Luciano Turchetto il quale aveva aperto un contenzioso con l'artista Carlo Pecorelli sulla partenità delle formiche d'acciaio che già troneggiavano al lido la scorsa estate nelle piazze. «Ho portato le mie formiche e sculture», ha ribadito Turchetto, «che sono una mia idea, purtroppo questa vicenda sarà oggetto di una causa legale».
Il comitato di piazza Milano ha preso le distanza da polemiche e strumentalizzazioni che qualcuno ha voluto evidenziare. «Noi non sappiamo di questi scontri», dice il presidente del comitato, Andrea Mazzetto, «a noi premeva solo organizzare una festa per i bambini e le famiglie ed è questo ciò che conta. Ci sono delle sculture gentilmente messe a disposizione, il resto non ci interessa e non vorremmo strumentalizzazioni, oltretutto in questo periodo delle feste natalizie».
«Non riusciamo a capire», conclude il presidente del comitato, «perché qualcuno abbia invece voluto rilevare questo aspetto del tutto marginale, che non deve condizionare una festa per i più giovani nel pieno rispetto dello spirito del Natale». (g.ca.)
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