Caso Battisti, a Venezia un convegno contro il "rogo dei libri"

Lo hanno deciso il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore Gianfranco Bettin
Bettin e Orsoni
Bettin e Orsoni
VENEZIA. Un convegno a Venezia ''contro il rogo dei libri'' a difesa ''della piena libertà dell'arte e della letteratura. Contro ogni intolleranza, contro ogni discriminazione e censura dell'arte e della cultura, contro il vento intollerante che soffia nel Veneto e che oggi colpisce in particolare scrittori "rei" di esprimere particolari posizionipolitiche''. Lo hanno deciso il sindaco Giorgio Orsoni e l'assessore Gianfranco Bettin, responsabile del Centro Pace del comune, organismo che da anni lavora sul tema dell'incrocio di culture e di civiltà, che ha ospitato intellettuali di tutto il mondo, a volte perseguitati per le loro idee nei loro paesi.


''In questi giorni si è passato il segno - dice Bettin -. Abbiamo visto esponenti anche importanti di istituzioni non solo criticare anche duramente, cosa del tutto legittima, specifiche posizioni ma annunciare o perseguire concretamente la messa al bando dagli spazi pubblici di decine di autori e centinaia di opere. Una cosa degna dei peggiori regimi passati e presenti e che non avremmo creduto di dover vedere oggi nelle nostre terre. Non possiamo che reagire a nostro modo, quindi: rilanciando la vocazione democratica, di libertà, di Venezia, promuovendo questo grande incontro in difesa della libertà d'opinione e in particolare di espressione artistica e culturale indipendentemente dalle posizioni politiche degli autori. E'

l'Abc della democrazia e della civiltà, ma purtroppo occorre ribadirlo con forza di fronte al grottesco ripetersi di tentativi autoritari da parte di esponenti istituzionali''.


Bettin ricorda che il Comune di Venezia è da molti anni in prima fila a fianco delle vittime del terrorismo e della criminalità, non solo operando concretamente contro questi fenomeni, ma promuovendo direttamente iniziative che hanno portato al riconoscimento da parte dello Stato del giusto risarcimento e all'istituzione della giornata del ricordo. Prima ancora, come rammenta lo stesso libro di Mario Calabresi e come documentano le cronache di questi anni, il Comune di Venezia si è battuto e continua a battersi per contrastare l'oblio in cui era stato confinato il dolore delle vittime, a lungo trascurato nel discorso pubblico.


''Ma agire in questo senso, come Venezia ha fatto anche quando pochissimi erano schierati su questo fronte - dichiara Gianfranco Bettin - non significa avallare campagne censorie, tentativi di strumentalizzazione politica e ideologica che nulla portano di positivo a chi ha sofferto a causa del terrorismo e della criminalità. Al contrario, arte e letteratura, anche quando esprimono posizioni scomode, sono sempre i migliori alleati di chi soffre, di chi cerca le ragioni del proprio dolore e chiede giustizia''.


La Donazza: "Esagerati".
''Trovo esagerato ed ardito, oltre che privo di senso, il paragone con la solita immagine del rogo dei libri. Se si ritiene che sia libertà quella di difendere l'impunità di un assassino io ritengo altrettanto libero il mio gesto di criticare e chiedere che questi autori, fino a che non ritirino le proprie firme dall'appello altamente diseducativo ed offensivo in sostegno di un assassino''. Lo dichiara Elena Donazzan, assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro, in merito al convegno a Venezia promosso dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni e dall'assessore Gianfranco Bettin.


''Lo 'spettro' del rogo - sottolinea Donazzan - utilizzato da Bettin e da Orsoni servirà più come effetto mediatico, ma che alla fine sia utile a stanare questi autori o altri magari perché possano condannare nel merito le posizioni dei loro colleghi che ritengano di continuare in questo assurdo sostegno ad un assassino''. ''Io e il collega Speranzon- conclude l' assessore regionale -, unitamente al capogruppo del Pdl, siamo a chiedere un confronto con i firmatari dell'appello a favore dell'assassino Battisti, magari di fronte alle vittime o ai loro parenti''.
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