Caso Baita, il giallo del ragioniere scomparso

Mirco Voltazza, 51 anni, di Polverara: è indagato per concorso in frode fiscale. Ma di lui nessuna traccia
Interpress/Tagliapietra Venezia 28.02.2013.- Conferenza stampa della Guardia di Finanza "Operazione Chalet". Procura della Repubblica. Da sx Col. Renzo Nisi, Luigi Delpino, Ten. Col. Giavanni Parascandolo (Com. PD).
Interpress/Tagliapietra Venezia 28.02.2013.- Conferenza stampa della Guardia di Finanza "Operazione Chalet". Procura della Repubblica. Da sx Col. Renzo Nisi, Luigi Delpino, Ten. Col. Giavanni Parascandolo (Com. PD).

PADOVA - C'è un altro indagato nell'inchiesta sui fondi neri del gruppo Mantovani. E' il ragioniere Mirco Voltazza, 51 anni di Polverara, ex bancario ora imprenditore, finito nel registro degli indagati per concorso in frode fiscale, ovvero emissione di false fatture per coprire operazioni inesistenti. Secondo una delle piste degli investigatori, coordinati dal pm veneziano Stefano Ancilotto, è l'uomo che avrebbe avuto disponibilità di danaro per corrompere (o tentare di corrompere) Guardia di Finanza, funzionari dell'Agenzia delle Entrate e qualche magistrato. O almeno lui voleva far credere in giro. Lui stesso avrebbe vantato la protezione di un magistrato e buone entrature. Passato non cristallino - ha diversi precedenti penali - si sarebbe presentato come l'uomo di fiducia del presidente di Mantovani spa, Piergiorgio Baita. Ora gli investigatori lo stanno cercando. Ma nella sua villa di Polverara, almeno fino a qualche giorno fa, di lui non c'era traccia.

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