Un albergo alto fino a 18 metri accanto al Casinò di Venezia a Ca’ Noghera
L’assessore Massimiliano De Martin conferma l’intenzione di realizzare a nord della casa da gioco nuovi uffici, fotovoltaico e un fabbricato da destinare a hotel: «La Casa da gioco deve poter crescere ancora»

«Lungi da me la volontà di fare polemiche sulle gestioni del passato ma osservo che il Casinò quando siamo arrivati noi al governo di Venezia era da vendere. Poi c’è stata una lunga ricostruzione a cui hanno partecipato l’amministrazione comunale e le presidenze che si sono succedute negli anni. Ed oggi è possibile investire nella Casa da gioco. Il piano nei dettagli ancora non c’è ma la volontà è quella di consentire lo sviluppo del Casinò anche con un edificio ad uso ricettivo che in altezza potrà raggiungere al massimo i 18 metri con un indice di copertura fissato in 0.5».
Massimiliano De Martin, assessore all’Urbanistica del Comune di Venezia, sgombra il campo dai dubbi sull’approvazione dell’ultimo atto per lo sviluppo del Casinò a Ca’ Noghera. Cosa si prevede?
Un impianto fotovoltaico, nuovi uffici e la possibilità di realizzare un albergo nei terreni fronte l’attuale casa da gioco in via Paliaga.
De Martin conferma che l’obiettivo della variante urbanistica che ora è tornata all’esame in commissione comunale per l’approvazione definitiva è proprio questo. Aggiungere al Casinò di terraferma, con le sale slot e il ristorante, anche un albergo e dotazioni innovative di gestione dell’energia e altri servizi.
L’assessore conferma. «Questo è l’obiettivo della variazione urbanistica. La Casa da gioco deve poter crescere ancora». Se nel 2015 la Casa da gioco era in forte perdita, oggi la situazione è completamente diversa. E i giochi assicurano oggi 20 milioni di entrate per il Comune di Venezia. Nell’ultimo biennio a Cà Noghera gli incassi sono saliti del 15%, tre volte la percentuale di incassi della sede storica di Ca’ Vendramin Calergi. Quindi su Ca’ Noghera occorre investire per potenziare i servizi, dice la giunta.
La delibera di urbanistica era già passata all’esame del consiglio comunale a luglio 2024 per l’adozione. Ora torna in consiglio per l’atto finale. Si cambia la destinazione delle aree da agricole a zona a standard “F17 - Casa da gioco ed attività connesse”. Di conseguenza eventuali interventi sull’area non saranno più soggetti al pagamento di un contributo straordinario. Questo perché le attività della Società Casinò Venezia Gioco Spa sono definite con il provvedimento di interesse pubblico, in forza della concessione governativa assegnata al Comune.
In commissione la discussione si è subito aperta con le prime critiche. Spiega il consigliere Pd Emanuele Rosteghin. «In fase di adozione la società del Casinò è venuta in commissione a spiegare che progetti concreti non c’erano. Quindi noi non voteremo una variante senza conoscerne prima i dettagli tecnici e progettuali. Se nelle prossime sedute porteranno progetti e informazioni concrete è un conto, altrimenti non voteremo», dice il consigliere. «Questa la posizione del Pd ma tutta l’opposizione è d’accordo».
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