Casinò, tocca agli ispettori sabato sciopero per i tagli
Non c’è pace per la casa da gioco, ora si fermano i controllori comunali ai tavoli l’ultima volta il Comune li sostituì ma fu condannato per attività antisindacale
Bollis Interpress Venezia, 03.04.2008.- Casinò di Venezia, "European Dealer Championship" 2008,- Nella foto Klara Kiss (Svezia)
Non c’è pace per il Casinò di Venezia che si avvia a cambiare la sua organizzazione con il nuovo regolamento che il Comune e l’azienda applicheranno dal primo luglio, dopo aver rotto le trattative con i sindacati. Dopo gli scioperi dei giorni scorsi – tre in tutto – che hanno riguardato il personale della casa da gioco, sabato toccherà agli ispettori comunali che controllano l’attività del Casinò e che incroceranno le braccia per protestare contro i tagli retributivi decisi dal Comune nei loro confronti.
A indire l’agitazione, Cgil, Uil e Csa Funzione Pubblica. «Il personale del servizio ispettivo svolge un compito fondamentale e molto delicato che è quello di assicurare il legale funzionamento della casa da gioco», spiegano Daniele Giordano (Fp Cgil) Mario Ragno (Uil Fpl) e Sergio Berti (Csa Ral), «Personale che, organizzato per turni, presta servizio dalle 8 del mattino sino a tarda notte e che ha il compito anche di certificare gli introiti prodotti dal Casinò. A questo personale, come a quello di tutte le case da gioco sul territorio nazionale è corrisposta, secondo il contratto di lavoro che è quello delle Autonomie Locali, un’indennità definita dal Comune di Venezia per remunerare i lavoratori anche per evitare che, proprio per la quantità di risorse economiche che circolano e le responsabilità che devono assumersi, vi siano fenomeni di corruzione. In tutti questi anni, dal 2003, l’indennità è rimasta bloccata senza beneficiare di aumenti e i carichi di lavoro sono aumentati visto il mancato ricambio del personale, passato dalle 50 alle 30 unità».
Ma non è solo la questione della decurtazione della indennità e della carenza di personale che hanno spinto Cgil, Uil e Csa ad indire lo sciopero. Altre riduzioni riguardano tra l’altro le perfomance individuali, il vestiario, i buoni pasto. Si tratta di capire come si regolerà ora il Comune che in occasione dell’ultimo sciopero degli ispettori, li sostituì in servizio con il responsabile degli ispettori comunali Marco Agostini, con alcuni dirigenti membri dell’Advisory Board della casa da gioco, il che provocò poi una condanna dell’Amministrazione da parte del Giudice del lavoro per attività antisindacale.
«Come sindacati», sottolineano Berti, Giordano e Ragno a nome delle loro sigle, «invitiamo il Comune di Venezia, diversamente da quanto accaduto con lo sciopero di inizio anno, di evitare di ricorrere nuovamente alla sostituzione del personale in sciopero, fatto per il quale è stato condannato dal Giudice del Lavoro. Il Comune di Venezia farebbe bene rispettare l’esito del referendum e ad aprire un serio confronto sulla riorganizzazione del Casinò che metta al centro la qualità del servizio e la garanzia di trasparenza e legalità, non tagli ai salari dei lavoratori».
(e. t.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia
Video