Casinò, timidi segnali di ripresa in crescita gli incassi a luglio

Aumento del 2,7 per cento sul 2014, grazie soprattutto a Ca’ Vendramin Calergi, mentre l’altra sede di Ca’ Noghera perde poco. Ravà: «Siamo sopra di 700 mila euro rispetto al budget fissato per il 2015»

Timidi segnali di ripresa per il Casinò di Venezia, che a luglio vede - dopo molto tempo - finalmente un segno positivo negli incassi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, dopo che il mese di giugno si era chiuso invece con un calo di oltre il 9 per cento sul 2014.

«Gli incassi sono cresciuti del 2,7 per cento rispetto allo stesso mese dello scorso anno», conferma il direttore generale della casa da gioco, Vittorio Ravà, «e a trainare la crescita è stato in questo caso soprattutto la sede veneziana di Ca’ Vendramin Calergi, che ha registrato un aumento degli incassi di circa il 25 per cento, dovuto al grande afflusso ai tavoli verdi per le iniziative di questo mese, legate anche allo chemin de fer. Ca’ Noghera invece ha registrato un segno negativo degli incassi ma di poco più dell’1 per cento rispetto al luglio dello scorso anno».

Ma il dato più confortante, secondo Ravà, è un altro. «Siamo sopra di circa 700 mila euro», spiega, «rispetto al budget di incassi della casa da gioco che avevamo fissato a inizio anno. I segnali sono abbastanza positivi per pensare che anche i prossimi mesi possano andare discretamente per la casa da gioco».

Ca’ Vendramin Calergi, in questo periodo estivo e fino al 31 agosto, ha anche inaugurato l’ingresso gratuito alla casa da gioco dalle 11 alle 16 proprio per incentivarne la frequentazione.

Per avere un confronto con le altre case da gioco italiane, in questo mese di luglio il Casinò di Sanremo ha registrato un calo del 12,8 per cento dei suoi incassi rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, nentre quello di Campione d’Italia consegue un aumento del 18,3 per cento dei suoi introiti.

Dopo la ricapitalizzazione appena varata dalla Giunta Brugnaro per la società patrimoniale del Casinò per evitarne il dissesto, si resta in attesa delle decisioni del nuovo sindaco sul management delle società della casa da gioco.

Confermati sino a fine settembre lo stesso Ravà, il presidente della società del gioco, Ilaria Bramezza, e l’amministratore unico della Cmv spa, Andrea Martin, ma poi la palla tornerà a Brugnaro e si annunciano delle sorprese nelle sue decisioni, con il piano di riorganizzazione della casa da gioco, con i relativi tagli, ancora da portare a termine.

Enrico Tantucci

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