Casinò, stpendio medio di 76 mila euro a dipendente

VENEZIA. Quanto costa un croupier? Il costo del lavoro dei dipendenti del Casinò di Venezia è in calo, ma non perché siano diminuiti i loro stipendi fissi, ma perché la parte variabile dei premi, legata agli incassi, è calata insieme a loro. La retribuzione media (senza premi) del personale della casa da gioco dal 2010 al 2014 è invece addirittura aumentata, sia pure di poco: da 58.860 a 59.060. Con i premi invece è passata lo scorso anno a 76.090 euro, contro gli 87.200 percepiti nel 2010. Cifre obiettivamente impressionanti se confrontate con quelle attuali dei dipendenti comunali o di altre aziende partecipate di Ca’ Farsetti e che spiegano anche come il commissario Vittorio Zappalorto abbia invitato i vertici dell’azienda ad aprire una trattativa con il personale per ridurre anche in parte il costo del lavoro, per liberare un po’ di risorse per il rilancio della casa da gioco, in costante crisi di incassi. Sono i dati forniti dall’azienda - come riferisce anche il sito specializzato Casinò Gioco News - in vista dell’incontro sul piano dei riduzione dei costi e di riorganizzazione del Casinò, fissato per il 22 aprile e che dovrebbe, si spera, chiudere la lunghissima trattativa, che va avanti ormai da mesi, con un accordo. Diminuiti negli ultimi quattro anni anche i dipendenti del Casinò, tra pensionamenti normali e prepensionamenti. Erano 614 dipendenti nel 2010, per un totale di retribuzioni di 53 milioni e 540 mila euro con i premi. Erano scesi a 552 alla fine dello scorso anno, per un totale di retribuzioni di 42 milioni di euro con i premi. Tra le misure allo studio c’è una nuova ondata di prepensionamenti sfruttando le misure previste dalla legge Fornero, ma il Casinò non è disposto a rimetterci. Si punta comunque a risparmi complessivi di tre milioni di euro annui sul costo del personale.
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