«Casinò, Meeting&Dining in passivo da otto anni»

Esposto del sindacato Sgb ai ministeri di Pubblica amministrazione ed Economia Chiesta la cessione della società che si occupa di ristorazione per la casa da gioco
VENEZIA. La Casinò di Venezia Meeting & Dining Services - la controllata della casa da gioco che si occupa della ristorazione - sotto la lente di ingrandimento del Ministero dell’Economia e della Pubblica Amministrazione. A porvela, con un esposto, è il sindacato autonomo Sgb con il suo segretario Giampietro Antonini, facendo riferimento alla ricognizione straordinaria dalle partecipate prevista dal Testo Unico della riforma Madia.


Sgb ricorda «che le amministrazioni pubbliche possano costituire società aventi per oggetto attività di produzione di beni e di servizi o partecipare alle stesse solo quando ciò risulti strettamente necessario al perseguimento dei propri fini istituzionali, comunque con risultati di gestione (utili o perdite) che non siano in negativo per più di quattro anni consecutivi, diversamente dovrebbero provvedere alla dismissione della partecipazione». E nell’esposto si riporta che la Meeting & Dining - controllata dalla Cmv spa, di intera proprietà comunale - chiude invece i bilanci rosso da ben otto anni consecutivi, dal 2009 al 2016. L’ultimo bilancio in utile, per poche migliaia di euro, risale al 2008 mentre - in attesa dei risultato del 2017 - il bilancio del 2016 si è chiuso con un passivo di poco meno di mezzo milione di euro. La Meeting dining si è di recente anche assicurata - unica partecipante - la gara per la gestione delle quattro caffetterie della Fondazione Musei Civici, a Palazzo Ducale, al museo Correr, a Ca’ Rezzonico e a Ca’ Pesaro. Una gara a cui - secondo Sgb - non avrebbe potuto partecipare. Nell’esposto al Ministero il sindacato autonomo ricorda infatti «che tra le regole del Testo Unico sulle società pubbliche per le partecipate sia fatto divieto di fare attività d’impresa».


Nelle osservazioni inoltre si ricorda «che il logo Casinò di Venezia è stato ceduto da Cmvb spa al Casinò di Venezia Meeting & Dining service srl e che Cmv versa a questa una cifra significativa per poterlo utilizzare» e che «Cmv spa paga a prezzo pieno i servizi per l’ospitalità alla clientela forniti» dalla Meeting & Dining. Vantaggi però che non si traducono - a quanto pare - in un miglioramento del bilancio della società di ristorazione e catering della casa da gioco, che pure nel 2016 ha dimezzato il suo passivo rispetto a quello registrato nel bilancio dell’anno precedente, quando il «rosso» aveva superato il milione di euro. Nel piano di razionalizzazione delle partecipate del Comune si prevede una sua possibile fusione nella Casinò di Venezia gioco spa, o la cessione a terzi del ramo d'azienda, considerato che i servizi di ristorazione che essa svolge sono comunque giudicati importanti per la casa da gioco. Il tutto dovrebbe avvenire nell’arco di dodici mesi.
(e.t.)


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