Casinò, lo scontro si sposta in Consiglio

Oggi nell’aula di Ca’ Farsetti via libera ai tagli, con i lavoratori in sciopero presenti in massa. Fallita ieri la mediazione
Di Enrico Tantucci
Interpress/Mazzega Venezia, 20.09.2016.- Cà Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia
Interpress/Mazzega Venezia, 20.09.2016.- Cà Vendramin Calergi sede del Casinò di Venezia

VENEZIA. Il Comune non molla nulla sulla vicenda Casinò e si prepara oggi il giorno del giudizio quando in Consiglio comunale sarà approvata la ricapitalizzazione della casa da gioco e contestualmente il suo nuovo Piano industriale che prevede tagli al costo del lavoro per circa 6 milioni di euro e un nuovo contratto dal primo luglio per i dipendenti della società.

È fallito infatti ieri - come era prevedibile - il tentativo di raffreddamento per evitare lo sciopero di 24 ore proclamato per oggi da tutti i sindacati del Casinò, con i lavoratori che saranno in massa in Consiglio comunale a contestare con striscioni e cartelli le decisioni della Giunta.

Nell’incontro di ieri in cui per il Comune era presente ancora una volta l’assessore alle Aziende Michele Zuin a scongiurare lo sciopero indetto dai sindacati per la giornata di domani al Casinò di Venezia..

Le parti sono rimaste ferme sulle rispettive posizioni e l’appello del giorno prima dello stesso Zuin al senso di responsabilità dei lavoratori del Casinò ha lasciato al tavolo di confronto il tempo che ha trovato.

Chi non è responsabile, al momento, è il Comune - ha già dichiarato al sito Casinò Gioconews il delegato della Cisl Enrico Gianolla – con il suo atteggiamento e con il suo rifiuto di una controproposta di riduzione dei costi aziendali che non era fatta di bruscolini. Domani (oggi,ndr) peraltro i lavoratori verranno in consiglio comunale a sentire cosa sarà detto. Se la giunta sarà così brava a convincerli, visto che il consiglio comunale comincia di mattina, bene: vorrà dire che andranno a lavorare domani (oggi, ndr) stesso. Ma non credo che sarà così».

E, a conferma che sulla vicenda del Casinò il Comune ha ormai scelto la linea dura, arriva anche il ricorso in appello al giudice del lavoro per la condanna per attività antisindacale nella causa promossa dai sindacati contro l’Amministrazione per la decisione di sostituire il 7 gennaio scorso gli ispettori comunali della casa da gioco - che erano in sciopero per l’annunciato taglio delle retribuzioni - con Marco Agostini, comandante della Polizia municipale nonchè responsabile degli ispettori comunali e con alcuni dirigenti membri dell’Advisory Board della casa da gioco, applicando, a suo giudizio, il “Protocollo Dashboard” in base al quale i dirigenti del Comune possono svolgere tutte le attività all'interno della Casa da gioco.

Una decisione bocciata dal giudice del lavoro, per il quale Agostini i dirigenti non avevano il diritto di svolgere il lavoro degli ispettori comunali del Casinò. Una decisione che ora il Comune - su preciso mandato del sindaco Luigi Brugnaro - contesterà in appello, sostenendo che l’Advisory Board può invece svolgere anche le mansioni degli ispettori in caso di necessità.

E sostenendo in più che «il diritto di iniziativa economica dell’imprenditore - si legge nella delibera che autorizza il ricorso - sussiste anche in presenza di uno sciopero indetto dai lavoratori, avendo il datore di lavoro preservato, con la supposta e contestata sostituzione, la propria attività economica». Insomma, secondo la tesi del Comune, per salvare la giornata di incasso del Casinò che sarebbe andata perdita in seguito allo sciopero degli ispettori, tutto è lecito: anche sostituirli in corsa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia