Casinò, incassi super Il nodo dei ricorsi e poi il referendum

Il mese di febbraio un incremento delle entrate del 18,5% Incontro con i sindacati per arrivare alla firma del contratto 
Italy, Val D'Aosta, Saint Vincent, people at slot machine
Italy, Val D'Aosta, Saint Vincent, people at slot machine

È stato un febbraio «ruggente» per il Casinò di Venezia che - complice probabilmente anche il maggiore afflusso legato al Carnevale e alle manifestazioni organizzate anche nella sede di Ca’ Vendramin Calergi - ha visto una crescita degli incassi addirittura del 18,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, introitando così oltre un milione e 200 mila euro in più. Gli incassi complessive delle sedi di Ca’ Noghera e Ca’ Vendramin Calergi superano infatti di poco i 7 milioni e 900 mila euro. È un altro elemento sicuramente positivo è la crescita degli incassi delle slot-machines, che rappresentano la maggiore fonte di entrata per la casa da gioco, soprattutto in terraferma. Le slot hanno visto un aumento degli incassi di oltre il 12 per cento sul febbraio 2017, superando i 4 milioni e 100 mila euro, più della metà di quanto introitato nel mese.

Segnali positivi anche dalla roulette: quella francese cresce di più del 124 per cento e incassa oltre un milione di euro, ma anche quella inglese cresce di oltre il 13 per cento, con un introito superiore al milione e 300 mila euro. Risultato eccellente anche per il punto banco, con oltre il 242 per cento di crescita di incassi, che sfiorano così i 550 mila euro. Lieve flessione, invece, per lo chemin de fer, che cala di poco meno del due per cento (circa 400 mila euro complessivi), mentre è più netta quella del black jack (quasi il 50 per cento incassato in meno, fermandosi a poco più di 340 mila euro). Cala invece il numero degli che per le due sedi si attestano intorno a quota 56.200, circa il 10 per cento in meno dello stesso mese di un anno fa.

Non necessariamente un male, però, visto che nell’ultimo anno, alla crescita delle presenze corrispondeva anche un calo degli incassi. Sul fronte sindacale sarà una settimana decisiva. Due gli incontri - a un primo, informale, seguirà la convocazione ufficiale - per risolvere il nodo del nuovo contratto, e in particolare dell’addendum con il quale Comune e Casinò vorrebbero vincolare l’accesso al nuovo sistema di premi alla rinuncia alle cause individuali aperte dai lavoratori. In caso contrario all’accesso al nuovo sistema premiale sarà solo del 10%. Una soluzione pare vicina con tre sigle sindacali ( Slc Cgil, Snalc e Rlc), e potrebbe passare attraverso lo stralcio o, più probabilmente, una revisione dell’addendum. Tra coloro che non hanno firmato il contratto c’è la Cisl, secondo la quale il contratto non darebbe garanzie sulla salvaguardia occupazionale. «Nel contratto e nell’addendum», dice la Fisascat Cisl, «non c’è alcun riferimento alla salvaguardia dei posti di lavoro». È la stessa Cils a ricordare come il contratto «dovrà, per acquisire validità, essere sottoposto a un referendum confermativo tra i lavoratori della Casa da gioco». E un referendum sarà effettivamente fatto, probabilmente nella terza settimana di marzo, e in ogni caso prima della fine di aprile quando i giudici si dovranno esprimere sulla causa di lavoro.

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