Casinò, incassi di gennaio “sotto” del 10 per cento
VENEZIA. Casinò di Venezia, è perdita continua. Il Comune ha appena finito di ripianare - rinunciando a propri crediti - i debiti accumulati nel 2014 dalla società della casa da gioco, che ha perso circa 7 milioni e 600 mila euro. Ma i dati di gennaio degli incassi delle due sedi di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera fanno già presagire che il Comune dovrà, nel 2015, mettere mano a nuovi interventi di soccorso, per garantire il pareggio di bilancio alla società.
Gennaio infatti si sarebbe chiuso con una perdita complessiva del 9,5 per cento rispetto allo stesso mese del 2014, che era stato tra i migliori dell’annata precedente. Il Casinò a gennaio avrebbe infatti incassato 8 milioni 704.600 euro contro i 9 milioni 613 mila circa dello stesso mese dello scorso anno, con quasi un milione di euro in meno di entrate.
Ad andare peggio - secondo quanto riferisce anche il sito specializzato Casinò Gioconews - sarebbero i giochi al tavolo verde, che incassano 3 milioni e 724 mila euro circa, cioè il 17,7 per cento in meno rispetto ai 4 milioni e 528 mila euro del gennaio 2014. Più limitata invece la flessione delle slot-machines, che hanno incassato 4 milioni e 979 mila euro, registrando una diminuzione di solo il 2 per cento rispetto ai 5 milioni e 85 mila euro circa che il Casinò aveva incassato nel gennaio dello scorso anno. Per quanto riguarda in particolare i giochi da tavolo, da registrare il crollo della roulette francese, per la quale gli incassi praticamente si dimezzano, con una perdita del 46,5 per cento e poco più di 420 mila euro di introiti, ma anche per il blackjack la “stangata” è forte, con un calo degli incassi del 40,4 per cento, e poco meno di 500 mila euro introitati.
Va bene invece la fair roulette, i cui incassi crescono del 13 per cento, portandosi a circa un milione e 800 mila euro. Ma, come si può capire, la situazione del casinò veneziano resta molto complicata, con un piano di ristrutturazione varato da qualche mese ma non ancora applicato - il confronto con i sindacati e l’azienda è slittato alla seconda decade di febbraio - che dovrebbe portare diversi milioni di euro di risparmi anche con tagli ai costi del personale, e di cui ora - in base alle deleghe assegnate dal commissario straordinario al Comune Vittorio Zappalorto - dovrebbe in parte occuparsi anche il nuovo presidente della Cmv Gioco Ilaria Bramezza, fresca di nomina.
Si tratta di capire se in tandem con il direttore generale Vittorio Ravà o prendendone il posto al tavolo delle trattative. La situazione anche gestionale del Casinò resta dunque molto confusa, ma di certo c’è solo il continuo calo dei suoi incassi, che non conosce soste.
Enrico Tantucci
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