Casinò, il Comune dà il via libera alla privatizzazione
VENEZIA. Casinò ai privati, con l’obiettivo di arrivare all’affidamento della gestione con gara pubblica entro la fine dell’anno, in modo da utilizzare la prima “rata” della cessione per rispettare i vincoli del Patto di Stabilità di quest’anno, che richiedono di accantonare al Comune circa 100 milioni di euro.
La Giunta ieri ha approvato la proposta di deliberazione relativa alla concessione del servizio di gestione della Casa da Gioco di Venezia. Andrà all’esame delle commissioni consiliari entro fine agosto, per essere votata dal Consiglio comunale a metà settembre e consentire nei due mesi successivi l’esecuzione della gara.
La proposta di delibera stabilisce le linee guida da seguire nella procedura di gara e approva la convenzione che regolerà i rapporti fra il Comune e il nuovo Gestore della Casa da Gioco, ispirata ad un rigoroso esercizio da parte dell’Ente pubblico concedente di poteri di vigilanza, controllo ed ispezione sull’operato del concessionario privato.
La convenzione recepisce le indicazioni espresse dal Ministero dell’Interno in funzione del rilascio dell’autorizzazione ministeriale che dopo l’approvazione della delibera da parte del Consiglio Comunale.
«Avanza speditamente la procedura per l’affidamento della gestione della Casa da Gioco. Con la delibera licenziata dalla Giunta – ha commentato il sindaco Giorgio Orsoni - si avvia l’iter per il lavoro del Consiglio, che ringrazio fin da subito per la disponibilità dimostrata in questi mesi con il mandato dell’aprile 2012 sulla riorganizzazione societaria del Gruppo, e per l’impegno che lo attende. Credo che l’affidamento del Casinò di Venezia ad un gestore privato, con regole chiare e mantenendo saldamente il controllo in capo l’Amministrazione comunale, sia un passaggio fondamentale per il rilancio della Casa da Gioco. È intenzione di questa Amministrazione affrontare con determinazione il difficilissimo momento di crisi che sta colpendo la nostra, come le altre realtà di gioco italiane. L’avvio della procedura determinato oggi dalla Giunta mira proprio al rilancio di un’attività economica che in passato ha dato molto a Venezia e che, guardando con responsabilità al futuro, potrà dare ancora tanto alla nostra città».
La cifra iniziale che Ca’ Farsetti prevede di incassare, “spalmata” su due o tre anni - è di circa 350 milioni di euro, a cui andranno aggiunti i proventi della concessione trentennale ai privati su Ca’ Vendramin Calergi e
Ca’Noghera che non dovrebbe essere inferiore ai 20 milioni di euro annui.
«Per la base d’asta della gara - commenta il vicesindaco e assessore al Bilancio Sandro Simionato - attendiamo comunque le ultime valutazioni a fine di giugno dell’advisor Kpmg. Ci sono già diverse manifestazioni di interesse informali, italiane e straniere. Gli introiti annuali per ilComune verranno da più voci, partendo da una percentuale sugli incassi, ma privilegeremo non solo chi offre di più, ma soprattutto chi garantisce le migliori prospettive di rilancio per il Casinò. Se riuscissimo a chiudere entro l’anno un contratto, anche provvisorio di cessione al nuovo gestore, potremmo comunque far valere gli introiti previsti - aqnche se arrivassero nell’anno successivo -ai fini del rispetto del Patto di Stabilità 2013».
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