Casinò di Venezia, vento di ripresa è l’unico a crescere in Italia

Incassati oltre 48 milioni di euro, il 7 per cento in più, tornando ai livelli 2016. Conta la risalita delle slot-machines, che assicurano più della metà degli introiti  
Gianfranco Tagliapietra interpress.28.05.2018.- Ampliamento delle sale da gioco al casinò di Venezia cà Vendramin
Gianfranco Tagliapietra interpress.28.05.2018.- Ampliamento delle sale da gioco al casinò di Venezia cà Vendramin

VENEZIA. Vento di ripresa per il Casinò di Venezia dopo lunghi anni di difficoltà, scioperi e incassi calanti. La casa da gioco veneziana - con le due sedi di Ca’ Vendramin Calergi e Ca’ Noghera - è infatti l’unica tra le quattro italiane a chiudere il primo semestre del 2018 in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante la tormentata vicenda con i sindacati sul nuovo contratto aziendale approvato unilateralmente dalla società non si sia ancora chiusa - con la bocciatura nel referendum confermativo tra i lavoratori dell’accordo siglato con Comune e azienda solo da alcune sigle - il Casinò di Venezia (secondo i dati resi noti dal sito casinò Gioconews) ha incassato nei primi mesi dell’anno circa 48 milioni e 400 mila euro, con oltre il 7 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2017.

Fondamentale in questo senso - oltre che la ripresa economica generale - anche quella degli incassi delle slot-machines, soprattutto nella sede di Ca’ Noghera, cresciuti di oltre il 6 per cento e che da soli garantiscono più del 50 per cento degli introiti complessivi. Siamo tornati sui livelli del 2016, quando la società del Casinò introitò circa 95 milioni di euro, contro i 90,5 dello scorso anno. Il trend tendenziale ora invece sfiora per il 2018, su base annua, i 97 milioni di euro.

L’unico dato negativo riguarda gli ingressi, che sfiorano nei primi sei mesi dell’anno le 355 mila presenze, con un calo del 6 per cento rispetto a un anno fa. Va anche ricordato che dopo sei anni di rosso, il bilancio della CdV Gioco Spa, la società di gioco del Casinò è tornato in utile.

Il consuntivo 2017 è stato approvato lo scorso 22 giugno dall'assemblea dei soci e segna, appunto, un attivo di circa 1,2 milioni di euro, legato anche alla«manovra», su spese e retribuzioni avviata nel corso dell’anno dall’Amministrazione - non senza contrasti con i sindacati - che ha però portato a un risparmio di diversi milioni di euro. Anche il mese di giugno ha visto una crescita di oltre il 7 per cento degli incassi rispetto allo stesso mese dello scorso anno, con oltre 7 milioni e 300 mila euro di introiti.

Non è andata bene per le slot-machines, che hanno perso oltre il 12 per cento (anche per alcune vincite fortunate), ma sono andati benissimo i giochi al tavolo verde - dalla roulette al black jack - che hanno compensato i minori incassi delle “macchinette”. Allargando il confronto alle altre tre case da gioco italiane nei primi sei mesi dell’anno, Campione d’Italia - che aveva superato Venezia e ora è in una situazione di dissesto - torna al secondo posto, con circa 40 milioni e mezzo di euro di incassi e un calo complessivo del 12 per cento sullo scorso anno.

Va meglio percentualmente il Casinò di Sanremo, che incassa nei primi sei mesi del 2018 circa 21 milioni e 200 mila euro, ma limita il calo al 2,5 per cento. Per quanto riguarda il Casinò di Saint Vincent, infine, gli incassi dei primi sei mesi superano i 27 milioni di euro, ma con una diminuzione, anche qui, di circa il 3 per cento rispetto a un anno fa. —


 

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