Casinò, crisi istituzionale il Cda sanziona Ganzina

Richiamo disciplinare per il direttore generale, che aveva nominato un croupier sindacalista come direttore del personale incaricato di assisterlo nelle trattative
Di Enrico Tantucci

VENEZIA. Frattura tra il Consiglio di amministrazione del Casinò, con il presidente Maurizio Salvalaio, e il direttore generale della casa da gioco: richiamo disciplinare che la società ha formalizzato al manager chiamato da Malta dal sindaco Luigi Brugnaro per contribuire a rilanciarla. Il “casus belli” è la nomina del nuovo direttore del personale e delle relazioni industriali del Casinò deciso da Ganzina in autonomia, nonostante l’invito del Cda ad aspettare e a confrontarsi sul merito della scelta, che vedeva le perplessità dei vertici dell’azienda. Per il delicato incarico infatti Ganzina aveva scelto un croupier del Casinò, Matteo Matteuzzi, già sindacalista dell’Usb, poi passato alla Cgil, con responsabilità nella segreteria aziendale.

Una nomina tra l’altro a tempo - per soli tre mesi - necessaria a far sì che il sindacalista-croupier affiancasse Ganzina nella delicata trattativa con i sindacati sul nuovo piano industriale e la riorganizzazione della società. Non è una novità che i sindacati - che sono ancora in stato di agitazione - non hanno sin dall’inizio stabilito un buon rapporto con Ganzina, che forse pensava con questa nomina di essere maggiormente garantito nel buon esito delle trattative. Le forti perplessità di Salvalaio e del Cda erano legate al fatto che un ruolo delicato come quello del direttore del personale fosse affidato appunto a un croupier-sindacalista promosso sul campo come Matteuzzi.

Proprio ieri il nuovo dirigente part-time avrebbe dovuto prendere servizio tra lo sconcerto di molti dipendenti, ma la nomina è stata annullata dal Cda e contestualmente è stata avviata appunto anche un’azione disciplinare nei confronti di Ganzina per aver agito in solitudine contro le indicazioni del Consiglio.

Un’aperta sconfessione del manager che apre di fatto una crisi istituzionale all’interno del Casinò proprio quando gli incassi stanno iniziando a riprendersi, con una crescita del 10 per cento nell’ultimo mese rispetto allo scorso anno e la prospettiva concreta sia per la Casinò Venezia Gioco, sia per la Cmv spa - la società patrimoniale - di chiudere il bilancio in pareggio. «Promozioni non mi sembrano auspicabili in questo momento di difficoltà ma spostamenti o aggiustamenti interni competono all’azienda, che valuterà», aveva dichiarato anche l’assessore comunale al Bilancio e Aziende Michele Zuin, dopo il vertice a Ca’ Farsetti qualche settimana fa con sindacati e vertici dell’azienda dopo la proclamazione dello stato d’agitazione dei dipendenti della casa da gioco. Ma Ganzina è andato avanti lo stesso e d è arrivato per lui dal Cda il “cartellino giallo”.

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