Casinò, 18º compleanno con protesta

Ca’ Vendramin chiusa per sciopero, sit-in dei lavoratori a Ca’ Noghera: «Questa amministrazione non vuole il confronto»
VENEZIA. Ca’ Vendramin Calergi chiusa per sciopero e diciottesimo compleanno della sede di terraferma del Casinò, a Ca’Noghera, rovinato dalle proteste di molti dipendenti. Oltre allo sciopero indetto dall’1.30 di ieri alle 6 di domani, infatti, i sindacati hanno organizzato ieri sera un sit-in all’ingresso della sede di Ca’ Noghera.


«La maggior parte dei presenti questa sera è stata assunta proprio con l’apertura di Ca’ Noghera» commenta il delegato sindacale Alessandro Croci «È surreale che 18 anni dopo ci troviamo a festeggiare questa data scioperando. È inutile che l’assessore Zuin ripeta che abbiamo fatto oltre 21 sessioni e 100 e passa ore di trattativa. Il problema è proprio che in quelle 100 ore l’amministrazione una intesa non l’ha mai voluta trovare. È evidente che il confronto non è nel loro Dna».


Il grande atteso della serata era il sindaco Luigi Brugnaro. «L’anno scorso nonostante il terremoto in Abruzzo venne qua a festeggiare tagliando la torta» ha ricordato Giampietro Antonini di Sgb «Se il sindaco si presenta gli battiamo le mani e lo salutiamo dato che alle trattative non si presenta, ma alle feste sì».


Fischi e applausi sprezzanti nei confronti dei colleghi che hanno deciso di lavorare nonostante lo sciopero.


I motivi dello sciopero.
Lo sciopero è stato indetto da tutte le organizzazioni sindacali (Slc-Cgil, Fisascat-Cisl, Snalc-Cisl, Rlc, Ugl Terziario, Sgb) tranne la Uil, che da due mesi hanno dichiarato lo stato di agitazione (con la chiusura anticipata dei tavoli verdi alle ore 1.30 e, da qualche giorno, anche lo sciopero di due ore ad apertura turno), contro l’annullamento unilaterale del contratto da parte del Comune, che ha riorganizzato i servizi con tagli degli stipendi intorno all’8-10 per cento. I lavoratori avevano già effettuato uno sciopero per gli stessi motivi lunedì scorso e il giorno di Ferragosto a Ca’ Vendramin, mentre i funzionari della sede di Ca’ Noghera hanno permesso l’apertura della sala slot machine con ingressi gratuiti e 20 euro di gettoni ai clienti. Risultato: 3.427 ingressi e 114 mila euro di incassi. Il 15 agosto 2016 gli ingressi erano stati poco più di 3 mila, 119 mila euro gli incassi di Ca’ Noghera e 8 mila a Venezia. Ora, dopo due mesi di sciopero, fanno sapere i lavoratori, la strada potrebbe essere quella delle vie legali, impugnando il regolamento e “l’imposizione che ne è stata fatta nei confronti dei laboratori”.


Il dissenso de segretario Cgil.
Sullo sciopero di ieri c’è da registrare il dissenso personale del segretario della Slc-Cgil, Salvatore Affinito che in una lettera ha preso le distanze sostenendo che sarebbe «meglio fare un accordo con il Comune per salvaguardare i posti di lavoro e ottenere un nuovo contratto». La Cgil metropolitana, a questo proposito, ha convocato per lunedì un incontro con i dirigenti della Slc «per un chiarimento interno». Nel frattempo, però, Affinito avrebbe già deciso di rassegnare le dimissioni che, però, non sono state ancora ufficializzate.


Dal canto suo, l’amministrazione della società Casinò di Venezia Gioco spa in una nota aveva giustificato la decisione di disdire i tornei di Chemin de Fer perchè con lo sciopero dei lavoratori «si sarebbe trovata nella condizione di non poter garantire adeguati servizi alla clientela e contemporaneamente si sarebbe esposta con una spesa di almeno 250 mila euro».


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